Nell’invaso di Maccheronis situazione drammatica
Il bacino di Torpè è al 7% del potenziale, nel Sulcis si arriva appena al 20%
Sassari In Sardegna la pioggia continua a non cadere e il volume dell’acqua all’interno degli invasi continua a ridursi. Dopo mesi di siccità praticamente completa, le poche piogge cadute qua e là non hanno minimamente migliorato la situazione nelle zone nelle quali l’emergenza è ormai cronica. Anche perché, come avvenuto a Sassari la scorsa settimana, si tratta spesso di fenomeni atmosferici estremi che durano poco, creano enormi disagi ma non lasciano praticamente nulla a livello di metri cubi all’interno degli invasi. La situazione, in alcuni casi drammatica, è stata fotografata in maniera precisa nel monitoraggio dell’Autorità di Bacino della Regione Sardegna: ieri è stato diffuso il bollettino legato agli invasi principali del sistema idrico multisettoriale gestito da Enas.
Nel corso di un paio di mesi il livello della risorsa idrica è precipitato dal 50,2% al 41% della capacità totale invasabile, che è di su oltre 1,8 miliardi di metri cubi. Da agosto a settembre si è passati da 805 milioni di metri cubi d’acqua a circa 745 milioni.
La situazione più critica è ancora una volta quella relativa alla Baronia e alla Bassa Gallura: nei territori serviti dalla diga di Maccheronis, a Torpè, al momento l’acqua presente non va oltre il 7% della capienza totale dell’invaso, con un crollo rispetto al rilevamento precedente pari al 5%. In questa zona le enormi criticità dei mesi estivi sono state in qualche modo superate grazie agli interventi del Consorzio di bonifica della Sardegna, commissionati dall’assessorato regionale ai Lavori pubblici. Ma ora, nonostante la chiusura della stagione turistica, con l’assenza persistente di precipitazioni la situazione resta drammatica.
Grossi problemi anche nel Sulcis Iglesiente e nel Sud Sardegna: nel primo caso la risorsa idrica arriva a malapena al 20% della portata massima, mentre nel secondo, tra Cixerri, Campidano e Flumendosa, si arriva a uno striminzito 27%. Nessun problema particolare nella Sardegna centrale, con la diga del Tirso che ha perso soltanto il 2% e si attesta al momento al 64% della propria capacità. Situazione sotto controllo anche nel bacino del Liscia, che serve gran parte della Gallura, e che al momento è oltre metà potenziale (55%).