Primo maggio in Sardegna: tra i primi tuffi al mare e la devozione per Sant’Efisio
Da Stintino a Villasimius, da Cala Brandinchi alla spiaggia del Poetto, si è registrata una partecipazione altissima, favorita anche dal ponte festivo
Sassari Un primo maggio dal sapore estivo ha accolto quest’anno i sardi e i tantissimi turisti arrivati dal resto d'Italia e dall'estero, regalando una giornata di sole pieno e temperature sopra la media stagionale. Sin dalle prime ore del mattino, le spiagge dell’isola si sono riempite: famiglie, gruppi di amici e turisti hanno affollato i litorali, molti si sono concessi i primi bagni della stagione.
Da Stintino a Villasimius, da Cala Brandinchi alla spiaggia del Poetto, si è registrata una partecipazione altissima, favorita anche dal ponte festivo.
Ma mentre il mare si trasformava in una grande piazza all’aperto, a Cagliari andava in scena uno degli eventi religiosi più importanti dell’anno: la processione di Sant’Efisio, giunta alla sua 369ª edizione. Migliaia di fedeli e curiosi hanno seguito il corteo che, come da tradizione, ha accompagnato il simulacro del santo dal quartiere di Stampace verso Nora, dove secondo la tradizione Sant’Efisio subì il martirio.
Tra petali, launeddas e traccas, la città si è vestita a festa, accogliendo gruppi in abito tradizionale provenienti da tutta la Sardegna. Un momento di profonda spiritualità che ogni anno unisce sacro e popolare, fede e identità culturale.
Il contrasto tra il clima da piena estate sulle coste e la solennità della processione nel capoluogo racconta bene la doppia anima della Sardegna in questa giornata: isola di bellezza, ma anche di riti antichi e partecipazione collettiva.