La Nuova Sardegna

Le indagini

Caso Manuela Murgia, la mamma di Michael scomparso nel nulla: «La verità non resta nascosta per sempre»


	Il post di Cristina Pittalis, sotto Manuela Murgia e Michael Frison
Il post di Cristina Pittalis, sotto Manuela Murgia e Michael Frison

Cristina Pittalis interviene sui social sul caso della 16enne di Cagliari: non ha mai creduto all’allontanamento volontario del figlio nelle campagne di Luras

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Sassari «La svolta data anche dall’incessabile impegno e duro lavoro della Dr.ssa Maria Marras. La verità non rimane MAI nascosta per sempre! Un forte abbraccio alla famiglia di Manuela». Ad affidare queste parole ai social è una mamma coraggio, una donna che della ricerca della verità ha fatto la sua ragione vita dal luglio dello scorso anno. Sono quelle di Cristina Pittalis, madre di Michael Frison, il giovane sparito dalle campagne di Luras nel nulla. 

Il dolore per quel figlio strappato dalla sua esistenza senza motivo quasi un anno fa, alla fine di una vacanza in Sardegna, non ha impedito a Pittalis di rivolgere un pensiero e un abbraccio ai familiari di Manuela Murgia. La morte della 16enne, avvenuta nel 1995 era stata archiviata come suicidio. Dopo tre decenni la svolta clamorosa. C’è un indagato ed è il fidanzato di allora di Manuela, il 54enne cagliaritano Enrico Astero. Come i genitori di Manuela Murgia anche Cristina Pittalis cerca la verità e continua ad avere fiducia nella giustizia e nelle persone. A seguirla lo stesso avvocato dei genitori di Manuela, Maria Marras.

Pittalis ha sempre sostenuto che ci siano troppi angoli bui nel racconto della scomparsa del figlio Michael. A partire dalla ragazza che era con lui quei giorni, Niomi, irreperibile da subito, che mai si è messa in contatto con lei nonostante gli appelli e che non è stata mai interrogata per fare chiarezza sulle ore prima della scomparsa di Michael. 

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