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Economia

Centri estivi sempre più cari, i bonus che aiutano le famiglie

Centri estivi sempre più cari, i bonus che aiutano le famiglie

Secondo un’indagine Adoc-Eures i prezzi sono aumentati del 23% in due anni

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Finita la scuola, comincia l’estate… e le spese per le famiglie. I centri estivi, ormai essenziali per i genitori lavoratori, sono sempre più cari. Secondo un’indagine Adoc-Eures, come sottolinea un’analisi del Corriere, in due anni i costi sono aumentati in media del 22,7%, con punte del 12% solo nell’ultimo anno. Il costo medio settimanale di un centro a tempo pieno si attesta oggi sui 173 euro, ma a Milano si arriva fino a 227 euro, seguita da Firenze (177) e Bologna (172). Per otto settimane, una famiglia con un figlio spende in media 1.384 euro, che salgono a 2.671 euro per due figli, anche tenendo conto degli sconti (di solito intorno al 10%) per il secondo bambino. I prezzi variano anche per fascia oraria: i centri con orario ridotto (solo mattina) costano circa 114 euro al Nord, 112 al Centro e 97 al Sud. Ma anche qui i rincari sono evidenti: +31,7% al Centro rispetto al 2023, +18,9% al Nord e +27,6% al Sud. I bonus disponibili A fronte di questi aumenti, ci sono alcune misure di sostegno, ma non per tutti.

Il bonus centri estivi dell’Inps spetta solo ai dipendenti pubblici e pensionati iscritti alla Gestione Unitaria: 100 euro a settimana, fino a un massimo di 400 euro per figlio. Le domande si potranno presentare dal 26 giugno al 15 ottobre sul sito dell’Inps. Il rimborso sarà erogato entro il 21 dicembre, con priorità ai nuclei con Isee più basso. I contributi locali In alcune città e regioni esistono aiuti aggiuntivi. A Bari, il Comune prevede un contributo settimanale di 75 euro (massimo 300 euro); a Bologna, 300 euro fissi per figlio con Isee sotto i 25mila euro. In Emilia-Romagna, fino a 300 euro per Isee entro 26mila; in Umbria, circa 60 euro a settimana; nel Lazio, un bonus da 500 euro per lo sport, utilizzabile anche nei centri estivi.

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