Sardegna
Più voli diretti da e per la Sardegna, ma le Baleari ne hanno migliaia in più
Rispetto al 2019 i costi per raggiungere l’isola sono cresciuti del 42%, +2% rispetto al 2024 caratterizzato dall’impennata dei costi energetici
Sassari La bellezza non basta più. Serve accessibilità, competitività, collegamenti. La Sardegna, pur essendo una delle mete più desiderate del Mediterraneo, si ritrova a fare i conti con una rete aerea che si assottiglia. E un’offerta turistica che rischia di perdere quota, soprattutto rispetto agli accaniti concorrenti. A dirlo non è il malcontento dei viaggiatori, ma la matematica del nuovo report Cna Sardegna sull’offerta aeroportuale. In sintesi: meno voli, più costi, crescita nei collegamenti diretti ma col freno a mano tirato.
Meno combinazioni aeree Rispetto al 2024, le combinazioni aeree dai principali aeroporti europei verso uno dei tre scali di Alghero, Olbia e Cagliari (ottenuto totalizzando il numero di offerte messe a disposizione dai principali vettori europei e considerando anche le soluzioni con scalo intermedio ma con partenza e arrivo in giornata) sono scese da 7.806 del giugno 2024 a 6.707 di giugno 2025, con un calo del 14%. Per fare un paragone pratico. Per le Baleari il calo misurato è stato di – 8,6%, del – 3,5% per la Croazia, del – 2,5% per la Sicilia, mentre Creta, Cipro e Corsica hanno registrato aumenti superiori al +15%.
Collegamenti diretti A bilanciare il calo delle combinazioni totali c’è un aumento progressivo dei voli diretti. Sono 266 quelli rilevati, 40 in più rispetto all’anno scorso e oltre 100 in più rispetto al 2029. Ma nel confronto con le Baleari (oltre 3.700 voli diretti), la Corsica (1.651), l’Algarve (884), Creta (669), la Croazia (663) e persino la Sicilia (324), la Sardegna resta fanalino di coda. Mentre Londra-Palma di Maiorca vola oltre 2.200 combinazioni, Londra-Olbia o Cagliari restano rotte sporadiche. «Se il dato elevato della Corsica è prevedibile – è il commento di Cna Sardegna – considerando la “continuità territoriale” con i territori francesi sorprende il numero elevatissimo che caratterizza le Baleari, in particolare grazie all’elevata disponibilità da e verso gli aeroporti britannici (oltre 2.200), in particolare nella tratta Londra-Palma di Maiorca (ma è alto anche il dato riguardante i collegamenti con Francia, 559, e Germania, 950). Il tema dei collegamenti diretti rappresenta quindi uno dei punti cruciali su cui lavorare per migliorare la competitività della Sardegna come destinazione turistica estiva nel mediterraneo, e un target di riferimento può essere individuato partendo dai numeri di alcuni competitor, quali Creta e Croazia Adriatica. In sostanza si tratterebbe di triplicare il numero attuale di combinazioni con voli diretti dalla Sardegna verso gli aeroporti dei principali mercati europei origine dei flussi stranieri più consistenti: Germania, Francia e Inghilterra».
Cara Sardegna quanto mi costi Nel cuore dell’estate, settimana di Ferragosto, una famiglia tipo (due adulti e due bambini) che parte dalla Francia, Germania o Regno Unito spende in media 1.190 euro per volo e andata ritorno in Sardegna. Meno che in Croazia (1.333), Creta (1.566), Corsica (1.864) e Cipro (1.976), ma più che in Sicilia (1.160 euro), Algarve (1.157 euro) e, soprattutto, nelle Baleari (700 euro). Rispetto al 2024, si registra un incremento del 2,2%, pari a 26 euro. Ma il vero confronto che pesa è quello con il 2019: +42% in sei anni. Un trend che, a differenza di altri Paesi, non si è ancora invertito.
Il vantaggio del tempo Un punto a favore, almeno, c’è: 4,7 ore è il tempo medio necessario per raggiungere la Sardegna in aereo su Cagliari, Olbia e Alghero. Solo le Baleari fanno meglio. Una media che premia la posizione geografica dell’Isola.
Il commento dei vertici della Cna L’analisi della situazione è ruvida e schietta. «Rispetto all’anno passato i turisti che vorranno raggiungere la Sardegna nel periodo di ferragosto – dichiarano Luigi Tomasi e Francesco Porcu – avranno a disposizione un numero inferiore di opzioni di scelta. A conti fatti, le compagnie aeree hanno ridotto i livelli di operatività, riducendo l’offerta, ma aumentando la disponibilità di voli diretti, la quale, tuttavia rimane contenuta. Proprio i collegamenti diretti nel confronto con le altre destinazioni mediterranee – soprattutto Creta, Croazia Adriatica e le inarrivabili Baleari – rimangono uno dei punti dolenti dell’offerta aeroportuale della Sardegna, configurandosi come elemento strategico su cui lavorare per migliorare la competitività dell’isola come meta turistica internazionale. Luci e ombre emergono anche dall’analisi delle tariffe; quest’anno con la stabilizzazione dei costi (carburanti e servizi aeroportuali) le compagnie hanno mantenuto il livello di prezzo del 2024, ma il costo per raggiungere la regione è oggi superiore di oltre il 40% a quello che si registrava nel 2019».