Msc rinuncia al 49% di Moby: l’acquisizione nel mirino dell’Antitrust
Sotto la lente dell’Autorità per la concorrenza e il mercato le rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia, Genova-Porto Torres
Olbia L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato mette fine all’acquisizione da parte di Msc del 49% della compagnia Moby del Gruppo Onorato. Una decisione assunta per evitare che l’Antitrust possa comminare una sanzione per condotta anticoncorrenziale a seguito dell’istruttoria avviata lo scorso novembre nei confronti di Sas – Shipping Agencies Services Sarl, società del Gruppo Msc, di Moby e di Grandi Navi Veloci (Gnv) per verificare l’esistenza di possibili restrizioni della concorrenza a seguito dell’operazione di acquisizione del 49% capitale sociale di Moby da parte di Sas – Shipping Agencies Services Sarl e del successivo ingente finanziamento concesso da quest’ultima a Moby.
L’ufficio stampa della compagnia di navigazione di Aponte ha confermato la notizia anticipata da Shipping news. Tra le rotte finite sotto la lente dell’Antitrust per possibile condotta anticoncorrenziale ci sono quelle per la Sardegna: Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia, Genova-Porto Torres.
Msc si impegna a vendere entro l’anno il suo 49% in Moby, rinunciando anche al diritto di pegno sul restante 51% del capitale, mentre Moby restituirà quanto ancora rimane del finanziamento da 243 milioni di euro concesso a dicembre 2023 per chiudere il concordato preventivo, con il credito fra le parti che era stato garantito con un diritto di pegno sul 51% della società controllata da Onorato Armatori. Come precisa l’Antitrust, nel provvedimento appena pubblicato, serve prima una consultazione degli operatori del mercato ed «eventuali osservazioni sugli impegni presentati dalle società Sas Shipping Agencies Services Sarl, Gnv e Moby, che dovranno pervenire per iscritto entro e non oltre il 16 agosto 2025». Poi «eventuali rappresentazioni da parte delle società Sas Shipping Agencies Services Sarl, Gnv Spa e Moby Spa. della propria posizione in relazione alle osservazioni presentate da terzi sugli impegni, nonché l’eventuale introduzione di modifiche accessorie agli stessi, dovranno pervenire per iscritto all’Autorità entro e non oltre il 15 settembre 2025».
L’Agcom ritiene che «i profili anticoncorrenziali oggetto dell’istruttoria possano in linea di principio essere definiti con una decisione con impegni» e quindi sono considerati sufficienti per chiudere l’istruttoria che «ha ad oggetto la valutazione dell’idoneità del legame strutturale tra Moby e Gnv, determinato dall’acquisizione della partecipazione del 49% di Sas nel capitale di Moby, nonché dal finanziamento di Sas a Moby del dicembre 2023, a produrre effetti restrittivi consistenti nel deterioramento delle dinamiche concorrenziali sui mercati interessati».