La Nuova Sardegna

Economia e famiglie

Caro pasta, la svolta di Cellino: prezzo basso e fisso per tutto l’anno

di Enrico Carta
Caro pasta, la svolta di Cellino: prezzo basso e fisso per tutto l’anno

La scelta dell’azienda che si fa forte anche dell’incremento notevole della produzione di grano duro della filiera tutta sarda

3 MINUTI DI LETTURA





Santa Giusta La crisi dei prezzi morde e le famiglie ne pagano il costo altissimo. Coi portafogli che si svuotano anche mangiare, in molte occasioni, diventa più complicato e il risparmio spesso lo si fa anche a discapito della qualità del cibo. Per riequilibrare la bilancia tra economia domestica e spesa, un’azienda sarda fa una mossa che potrebbe sparigliare il mercato. La pasta è un alimento essenziale nella dieta quotidiana e il Gruppo Cellino ha deciso che per tutto il 2025, salvo offerte migliorative, i prodotti col marchio F.lli Cellino allo scaffale dei supermercati aderenti non supereranno gli 89 centesimi. C’è una differenza del 22% rispetto all’inizio dell’anno con ciascun pacco di pasta classica che sinora costava 1 euro e 15 centesimi. L’azienda spiega il motivo della sua politica commerciale: «È un impegno chiaro, pensato per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie in un momento in cui l’equilibrio tra qualità e accessibilità rappresenta un valore fondamentale. Stessa qualità. Stesso gusto. Un nuovo impegno.»

È il messaggio che accompagna la nuova iniziativa promossa dalla storica realtà sarda con oltre settant’anni di esperienza nella produzione cerealicola e alimentare dell’isola: «È una scelta in linea con i valori che da sempre ispirano l’attività del gruppo: promuovere la filiera, valorizzare la materia prima locale e restituire ricchezza al territorio». Questa notizia si aggiunge a un altro importante traguardo: la campagna di raccolta del grano duro sardo nel 2025 si è conclusa con risultati straordinari, registrando un incremento del 290% in termini di quintali rispetto al primo raccolto. È il miglior risultato mai ottenuto dalla nascita del progetto di filiera Ercole Punto Zero 100% sarda e certificata. «Questa eccezionale campagna cerealicola è il risultato di un lavoro condiviso con oltre trecento agricoltori sardi – dichiara Alberto Cellino, presidente del gruppo – e rappresenta un segnale forte di fiducia nella nostra terra. Più grano duro locale significa più ettari coltivati, maggiore qualità e un impatto positivo sull’economia regionale.» Ancor più se si pensa che il gruppo esporta farine, pasta e fette biscottate in 54 paesi al mondo.

Grazie a una crescita costante, oggi la produzione di grano duro sardo copre il 28% del fabbisogno del Molino Simec della ditta F.lli Cellino, una percentuale in forte ascesa se si considera che, al primo raccolto di filiera, copriva appena il 7%. Un risultato che consolida una filiera agroalimentare sostenibile, fortemente integrata nel territorio, risultato di una strategia che mette al centro ricerca agronomica, collaborazione con enti scientifici come Agris Sardegna e Società Produttori Sementi e un impegno concreto verso gli agricoltori che va dal prezzo minimo garantito alle premialità per obiettivi. La decisione di proporre la pasta Cellino a un prezzo calmierato rappresenta dunque il naturale proseguimento di questa visione. «Vogliamo continuare a sostenere le famiglie sarde, e lo facciamo grazie a un’attenta ottimizzazione della nostra filiera produttiva, senza mai compromettere la qualità che da sempre ci contraddistingue» conclude Alberto Cellino.

Primo piano
Il caso

Il criminologo Davide Cannella: «Non ci sono alternative il Mostro di Firenze è legato ai sardi»

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative