Turismo, gli imprenditori: «Assessora Manca arrogante, trattati da ospiti sgraditi»
Al centro della polemica gli incentivi per assumere under 35 e disoccupati over 35. Federalberghi e Fipe Sardegna: «Non ha a cuore gli interessi del settore»
Cagliari «Un incontro dall’esito inaspettato e spiacevole, che non lascia spazio a dubbi sulla totale chiusura al dialogo, al confronto e ascolto da parte dell’assessora regionale del Lavoro, Desirè Manca».
Il presidente regionale e vice presidente nazionale di Federalberghi Paolo Manca è sconcertato: «L’assessora ha abbandonato un incontro, da lei convocato per ieri sera 21 luglio negli uffici dell’assessorato, rifiutando il confronto, lasciandosi andare a dichiarazioni irrispettose e fuori luogo per chi vorrebbe rappresentare le istituzioni di questa regione e andando via sbattendo la porta. Nella casa di tutti i lavoratori sardi ci siamo sentiti davvero ospiti poco graditi».
Al centro c’è il bando Solare, dello stesso assessorato, destinato a supportare le imprese e gli addetti della filiera turistica per le assunzioni di giovani under 35 e disoccupati over 35 per l’anno in corso. «Un bando – sottolinea Federalberghi – arrivato già in ritardo: l’avviso è stato pubblicato lo scorso 26 giugno e prevedeva il cosiddetto click day per l’invio delle istanze per il 17 e 18 luglio, in piena stagione turistica. E che presenta innumerevoli criticità e incongruenze che sfociano in burocrazia e tempi dilatati».
Già prima della pubblicazione del bando Federalberghi e Fipe avevano chiesto un incontro all’assessora per discutere dei dettagli e di un posticipo dei termini di presentazione delle domande al mese di settembre: «Speravamo, con il nostro apporto e con un po’ di tempo in più, di poter correggere quello che per gli imprenditori del turismo è considerato un bando strategico, pubblicato già in ritardo e in un momento di massima operatività per le imprese». «Ci siamo visti l’8 luglio scorso - spiega Paolo Manca - abbiamo riportato a lei e al suo staff le difficoltà espresse dagli operatori, chiedendole se fosse possibile una proroga a settembre. L’assessora durante l’incontro si è detta disponibile». Ma la nuova comunicazione ufficiale presentava uno slittamento dei termini di una sola settimana, al 23 e 24 luglio. «Sono seguite interlocuzioni successive, avvenute per le vie brevi, nelle quali l’assessora ha confermato il posticipo a settembre».
E invece la sorpresa: nella nuova comunicazione ufficiale è stata prorogata soltanto la data ultima della finestra utile per presentare le istanze e non quella del click day. «Una presa in giro per tutti gli operatori, in quanto in tutte le annualità precedenti i fondi del bando sono stati esauriti in pochissime ore e vista la rilevanza che questo bando può avere per il settore ci siamo premurati di informare la presidente Todde». Un fatto «che non è stato gradito dall’assessora Manca che ieri ha avviato l’incontro con spirito accusatorio per poi non accettare il confronto e terminare all’improvviso la riunione, rifiutando di ascoltarci perché "qui siete a casa mia” e riservandoci un trattamento sgradevole in pieno stile casta».
«Ieri avremmo voluto parlare delle storture e incongruenze che presenta il bando, delle Faq con difformità rispetto alle regole vigenti, per trovare, insieme all’assessora e al suo staff una soluzione. Ma tutto ciò non è stato possibile per la sua arroganza», ribadisce Paolo Manca.
Nel merito del bando interviene anche Emanuele Frongia, presidente regionale della Fipe: «Un bando che deve incentivare le assunzioni non può essere fissato in piena estate quando i lavoratori e le imprese sono al massimo dell’impegno - sottolinea -, ancora non sono state pagate nemmeno le annualità 2023». Non solo: «Dagli incentivi sono esclusi i mesi di luglio e agosto, cosa che crea un danno fatale soprattutto ai più piccoli», insiste Frongia.
Federalberghi e Fipe, che aderiscono a Confcommercio, sono le due associazioni maggiormente rappresentative delle imprese (85%) nei rispettivi settori del turismo, ospitalità e ristorazione, a livello nazionale oltre il 90% dei lavoratori utilizza i contratti firmati da queste associazioni.
“Ora ci ritroviamo con un bando inadeguato e snaturato nella sua funzione di sostegno all’occupazione a causa degli eccessivi lacci di burocrazia aggiunti quest’anno – spiegano Manca e Frongia -.
«Confidiamo che l’assessora riconsideri il proprio approccio al ruolo istituzionale, ricordando che ricoprire incarichi pubblici significa assumersi l’onere di lavorare per l’interesse generale e non sentirsi ‘padroni’ nella casa di tutti i sardi. Le politiche del lavoro in Sardegna meritano una guida che sappia accogliere, ascoltare e rispondere alle esigenze di chi ogni giorno manda avanti aziende che danno lavoro a decine di migliaia di sardi, senza arroganza e senza dimenticare gli impegni assunti», aggiungono.
«Come già espresso e ribadito più volte di recente – conclude Manca – è arrivato il momento che sia la stessa presidente Alessandra Todde a prendere in mano le politiche turistiche di questa Isola, un settore che contribuisce come nessun altro al Pil della Sardegna».