La Nuova Sardegna

Operazione “Termine”

Narcotraffico internazionale, sgominate bande di sardi e albanesi con base a Bari Sardo: 76 indagati fra Ogliastra e Sulcis Iglesiente

Narcotraffico internazionale, sgominate bande di sardi e albanesi con base a Bari Sardo: 76 indagati fra Ogliastra e Sulcis Iglesiente

Cinquanta sono finiti in carcere: fra i nomi quelli di persone già arrestate in passato in altre inchieste legate al traffico di droga

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Cagliari Fiumi di cocaina ed eroina che viaggiavano – spesso a bordo di tir – dalla Sardegna alla Toscana. Ma non è escluso che le due bande (di sardi e albanesi) – sgominate dal maxi blitz coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari nell’operazione “Termine” e condotta dai carabinieri – utilizzassero anche le imbarcazioni, come i gommoni, spostandosi e incontrandosi via mare per scambiarsi la droga a quintali. Cinquanta sono già finiti in carcere. La base del traffico e di una parte sarebbe stata Bari Sardo. Fra i nomi che compaiono nell’ordinanza c’è quello di Beniamino Marongiu, ucciso nel 2024 da Sandro Arzu, arrestato e poi suicida in carcere. 

L’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cagliari, ha dato il via ai provvedimenti restrittivi nei confronti di 76 indagati coinvolti (a vario titolo) nell’inchiesta che ha sgominato le due bande a capo di un presunto narcotraffico internazionale

Le accuse: associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di droga in concorso, nonché porto e detenzione abusiva di armi da fuoco.

Il provvedimento ha disposto la custodia cautelare in carcere per 50 indagati, i domiciliari per 9, l’obbligo di dimora per 2 e il divieto di dimora per 1.

  • Fra gli indagati 

Sardi (anche residenti all’isola d’Elba) e albanesi. Fra gli arrestati i nomi di persone originarie di Bari Sardo, che sarebbe stata la base del traffico, Arzana, Cagliari, Iglesias e Carbonia, Piscinas, Sestu, Sardara, Assemini, Lanusei, Olbia, Quartu Sant’Elena, Tortolì. E altri ancora. 

Le indagini, avviate dalla Procura di Cagliari nel gennaio 2022 e protrattesi sino al maggio 2024, hanno permesso al Nucleo Operativo della Compagnia di Carbonia di acquisire gravi indizi circa l’esistenza di due distinte associazioni criminali radicate in Sardegna, strettamente collegate con ambienti della criminalità albanese operanti in Toscana e in Veneto. Ci sarebbero legami anche con l’omicidio di Beniamino Marongiu (il cui nome spicca nell’ordinanza: “deceduto” il 9/7/2024). E un sequestro di persona a Sant’Anna Arresi. 

Secondo le ipotesi allo stato formulate, la prima consorteria, di carattere strutturato e verticistico, si occupava del reperimento dello stupefacente, in particolare cocaina ed eroina, nel territorio nazionale e della sua distribuzione in Sardegna.

La seconda, definita “strumentale”, sarebbe composta da camionisti professionisti incaricati di trasportare i carichi di droga ricevuti dai fornitori albanesi e di provvedere al saldo in contanti per l’acquisto delle successive partite. La sostanza stupefacente, opportunamente occultata sugli articolati, secondo complessi sistemi meccanici quali doppi fondi, sarebbe stata così trasportata in sicurezza attraverso il territorio nazionale e in alcune circostanze anche verso nazioni estere confinanti.

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