La Nuova Sardegna

L’intervista

La storia del pastore Ignazio Loi: «A 84 anni vendo il mio gregge e sogno di fare l’attore»

di Francesco Zizi
La storia del pastore Ignazio Loi: «A 84 anni vendo il mio gregge e sogno di fare l’attore»

Protagonista del nuovo film di Riccardo Milani, è stato catapultato tra le star del cinema: «Abatantuono mi ha detto “Sei un De Niro in miniatura”»

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C’è qualcosa di profondamente romantico nel destino di Giuseppe Ignazio Loi. Ottantaquattro anni, pastore di Terralba, una vita trascorsa tra le sue pecore e la campagna, circondato da silenzi e solitudine, si ritrova catapultato da un giorno all’altro nel mondo scintillante del cinema italiano. Loi è la copia perfetta di Ovidio Marras, il celebre pastore contadino che per anni si oppose alla potente cordata di imprenditori decisa a costruire un gigantesco villaggio turistico sulla sua terra, a pochi passi dalla splendida spiaggia di Tuerredda, lungo la costa di Teulada. È proprio la vicenda e la vita di Ovidio Marras, scomparso lo scorso anno a 93 anni, che Riccardo Milani ha scelto di raccontare nel suo nuovo film, “La vita va così”, con protagonista, appunto, Ignazio Loi.Il pastore di Terralba è stato affiancato da Diego Abatantuono, Geppi Cucciari e Virginia Raffaele. Con loro, appena due giorni fa, ha calcato il Red carpet della 20esima Festa del Cinema di Roma e, poco prima, la passerella della Milano Fashion Week, sfilando per lo stilista Antonio Marras.

Quando Loi parla, emerge quell’ironia sottile e pungente tipica dei sardi, ma anche l’animo curioso e leggero di un bambino, incorniciato dalla consapevolezza di chi sa di non avere più nulla da dimostrare alla vita.

Loi, che effetto le ha fatto rivedersi sul grande schermo?

«La prima volta mi sono emozionato tre o quattro volte. E poi anche quando sono arrivati gli applausi all’anteprima, è stato incredibile. Penso che il film lo riguarderò tutti i giorni (ride, ndr). Anche se ormai ce l’ho registrato nella mente, e senza esagerare non passa un’ora senza che ci pensi. Ogni volta mi sembra di essere ancora lì, con loro, in quella storia che a 84 anni mi ha cambiato la vita».

(Il servizio completo con l’intervista completa nell’edizione in edicola e digitale di venerdì 17 ottobre QUI)

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