La Nuova Sardegna

Cagliari

La sanità che non funziona

Vietato ammalarsi, il pronto soccorso chiude ancora per mancanza di medici. Il sindaco: «Situazione vergognosa»

di Gian Carlo Bulla
Vietato ammalarsi, il pronto soccorso chiude ancora per mancanza di medici. Il sindaco: «Situazione vergognosa»

Lo ha disposto il direttore sanitario dei presidi ospedalieri dell'Asl 8 di Cagliari

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Isili Anche il prossimo fine settimana da venerdì 17 ottobre alle 20 a lunedì 21 ottobre alle 8, il pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Calasanzio di Isili rimarrà chiuso a causa delle temporanee  criticità organizzative della struttura (mancanza di medici).

Lo ha disposto la dottoressa Roberta  Porceddu, il direttore sanitario dei presidi ospedalieri dell'Asl 8 di Cagliari. La decisione è stata tempestivamente comunicata tra gli altri all'assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi, ai prefetti di Cagliari Giuseppe Castaldo e di Nuoro Alessandra Nigro, al commissario straordinario dell’Areus Angelo Maria Serusi, alla presidente della comunità montana Sarcidano Barbagia di Seulo Barbara Laconi e al sindaco di Isili Luca Pilia.

Puntuali come sempre fioccano le prime proteste. «Una situazione vergognosa», afferma il sindaco di Isili Luca Pilia «oramai tutti i fine settimana il pronto soccorso del nostro ospedale resta chiuso. Anche il prossimo sabato e la prossima domenica sarà "vietato ammalarsi" per i cittadini del nostro territorio. Un pronto soccorso chiuso la notte  e ora anche il week-end, rappresenta l'ennesimo scippo ad una popolazione che già vive in un territorio disagiato e isolato caratterizzato da una viabilità e un sistema di trasporti carenti».
Circa dieci giorni fa, sottolinea il primo cittadino, «ho chiesto un urgente incontro all'assessore regionale della Sanità Bartolazzi, per discutere di questa problematica, della situazione,  del reparto di medicina e della pediatria nel territorio. Ad oggi – prosegue Pilia – un silenzio assordante, col perdurare di una situazione che mette a repentaglio la vita dei nostri concittadini. Ci auguriamo che non si verifichino  tragedie come  purtroppo di recente è avvenuto in altri territori vicini. Il rischio è molto elevato. La sanità è un diritto fondamentale che deve essere garantito in qualsiasi territorio della nostra Isola: abbiamo bisogno di risposte e di fatti concreti».

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