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La fabbrica delle armi

Ampliamento Rwm, il Tar dà torto alla Regione: entro 60 giorni la valutazione di impatto ambientale

Ampliamento Rwm, il Tar dà torto alla Regione: entro 60 giorni la valutazione di impatto ambientale

Doppia sentenze: in caso di inadempienza sarà nominato un commissario ministeriale

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Cagliari Con due sentenze pubblicate venerdì 17 ottobre il Tar Sardegna ha accolto i ricorsi presentati da Rwm, l'azienda che produce materiali bellici a Domusnovas. Nei due ricorsi la Rwm, che appartiene al gruppo della multinazionale tedesca Rheinmetall, chiedeva che venisse accertata "l’inerzia della Regione nel ritardo dell'adozione del provvedimento di Via, Valutazione di Impatto Ambientale per i nuovi reparti, e che la stessa Regione rendesse disponibile per l'azienda i documenti prodotti dall’amministrazione regionale al termine dell’istruttoria".

Il Tar ha dato ragione a Rwm in entrambi i casi, ordinando di chiudere il procedimento entro al massimo sessanta giorni; qualora questo non avvenisse, il provvedimento finale sarà rimesso al Ministero dell’Ambiente.

«Il giudice amministrativo ha inoltre sanzionato il diniego che la Regione aveva opposto alla richiesta di ostensione di documenti rilevanti del procedimento – ha dichiarato il direttore generale di Rwm Italia Fabio Sgarzi - tra cui la proposta di deliberazione circa la compatibilità ambientale dei nuovi reparti e il parere favorevole di legittimità del Direttore generale dell’ambiente, i quali, già trasmessi dai competenti uffici regionali all’Assessore della Difesa dell’Ambiente e da questo alla segreteria della Giunta ai fini della decisione, rendevano ancora più ingiustificata l’immobilità della Regione. Da quella documentazione _ conclude Sgarzi - risulterà chiaro, ove ce ne fosse ancora bisogno, che non c’era un reale motivo a base della dilazione del procedimento, così come non c’è un vero motivo, adesso, per non dare coerente seguito alla delibera di compatibilità proposta dagli uffici e dall’Assessore all’Ambiente. L’auspicio è dunque che, dopo le recenti sentenze del Tar, il rapporto con la Regione possa tornare a svolgersi in un quadro di certezza giuridica oltre che di correttezza e imparzialità, senza ulteriori incongruenze procedimentali».

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