La Nuova Sardegna

Ambiente

Svolta green per il porto di Porto Torres: energia elettrica dalle onde del mare

di Gavino Masia
Svolta green per il porto di Porto Torres: energia elettrica dalle onde del mare

La sperimentazione è stata messa in campo dall’Autorità di sistema portuale Mar di Sardegna

3 MINUTI DI LETTURA





Porto Torres Una macchina in grado di raccogliere l’energia delle onde. Si chiama progetto “Millepiedi” ed è una sperimentazione messa in campo nelle acque del porto da parte dell’Autorità di sistema portuale Mar di Sardegna. Si tratta di una macchina idraulica che ha la capacità di catturare dal livello medio mare l’energia insita nelle onde marine e troverà collocazione in una porzione della diga frangiflutti del porto industriale di Porto Torres.

I lavori infrastrutturali sono stati già avviati e sono stati finanziati con una somma di 3 milioni e 800mila euro dal Piano di ripresa e resilienza: la conclusione è prevista nell’estate del 2026. Il progetto è stato redatto dall’Autorità portuale in cooperazione con l’azienda speciale del parco di Porto Conte, che ha messo a disposizione le conoscenze maturate e i risultati ottenuti nell’ambito di altre iniziative di sperimentazione simili. L’autorità si occuperà di predisporre l’infrastruttura, mentre il Parco di installare gli impianti.

Obiettivo fondamentale è quello di produrre energia riducendo le emissioni di anidride carbonica e degli altri inquinanti connessi alla combustione dei fossili nei porti e nelle città portuali, rendendole capaci di autoprodurre l’energia per i propri fabbisogni. L’intervento prevede la manutenzione straordinaria di un cassone della diga foranea, al cui interno sarà installata la macchina idraulica innovativa in grado di produrre energia sfruttando il moto ondoso. Altra opera di competenza dell’Autorità portuale – i lavori sono stati consegnati lo scorso 20 agosto con una quota di finanziamento di 12 milioni e 791mila euro – è l’impianto per il collegamento elettrico della navi in sosta nello scalo marittimo turritano.

L’elettrificazione delle banchine del porto rappresenta il definitivo slancio verso una portualità moderna e sostenibile e soprattutto competitiva in un momento di particolare accelerazione dell’Unione Europea per la riduzione delle emissioni. Una svolta ambientale che potrebbe apportare non pochi stravolgimenti nel cluster marittimo e portuale. Ma spazio anche ai problemi della viabilità.

Nell’ultimo bilancio approvato dall’Autorità di sistema portuale – che ha un equilibrio finanziario complessivo tra entrate ed uscite di oltre 172 milioni di euro -, tra gli obiettivi annunciati dal commissario straordinario dell’Adsp, Domenico Bagalà, c’è anche quello della condivisione sinergica di pianificazione con gli enti territoriali quali il Comune di Porto Torres e i Consorzi industriali provinciali, mirata ad una programmazione della viabilità di accesso ai porti maggiormente funzionale ai crescenti traffici veicolari. Uno dei temi su cui è necessario trovare quanto prima la soluzione, come richiesto dall’amministrazione comunale turritana, per disciplinare il traffico veicolare tra il porto e la vicina area urbana durante l’imbarco e lo sbarco dalle navi.

Primo piano
L’allarme

Scontri e fermi nei cortei ad alta tensione, Cagliari blindata: elicotteri in volo e forze dell’ordine in centro per i raduni di Blocco studentesco e antifascisti – LA DIRETTA

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative