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Supplenze brevi, università e borse di studio: le novità

Supplenze brevi, università e borse di studio: le novità

In Manovra 2026: 250 milioni per assicurare i livelli essenziali delle prestazioni per l’istruzione universitaria

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In Manovra 2026 prevista una mini stretta sulle supplenze brevi e saltuarie, quelle fino a dieci giorni: introdotto, di fatto, un doppio regime.

  • I dettagli

Quando l’assenza riguarda un docente su posto comune delle medie o delle superiori, il dirigente scolastico sarà tenuto ad attingere al personale dell’organico dell’autonomia. Al contrario se si tratta di sostituire un maestro o una maestra della scuola elementare o un insegnante di sostegno il dirigente avrà solo la facoltà di attingere all’organico dell’autonomia o di rivolgersi all’esterno.

Il personale dell’organico dell’autonomia, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento economico del grado di istruzione di appartenenza. Contestualmente va avviato un monitoraggio quadrimestrale delle assenze con relative sostituzioni da comunicare alla Ragioneria generale dello Stato e viene stabilito che gli eventuali risparmi dovuti all’attuazione del nuovo sistema e rapportati all’anno scolastico 2024/25 vadano al Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof), che potrà essere incrementato al massimo del 10 per cento.

  • Borse di studio

Una novità riguarda anche le borse di studio. La manovra stanzia 250 milioni per assicurare i livelli essenziali delle prestazioni per la missione istruzione universitaria. Per la prima volta le Regioni si sono trovate a gestire risorse eccedenti rispetto al fabbisogno. Per l’anno accademico 2025/2026 il Mur ha stanziato (e ripartito a livello regionale) 557 milioni del Fis. A questo plafond si aggiungeranno altri 150 milioni derivanti dall’ultima rimodulazione del Pnrr concordata con l’Ue, che significano circa 28.000 borse di studio in più rispetto a quelle finanziate con le risorse nazionali. Nell’anno accademico 2024/2025 il ministero dell’Università le ha finanziate con la cifra record di 880 milioni derivanti dalla somma di Fis e Pnrr. Se si aggiunge la quota regionale si arriva a 1,2 miliardi che significa 270mila borse erogate ogni anno.

  • Pendolari e fuori sede 

Nel 2025/26, l’importo delle borse di studio per gli studenti fuori sede è stato portato a 7.072,10 euro, a fronte dei 4.132,85 euro per i pendolari e dei 2.850,26 euro per quelli in sede. Per gli studenti con minori possibilità economiche è prevista una borsa ulteriormente maggiorata fino a 8.133 euro.

  • Isee

Sono stati innalzati anche i limiti massimi dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e dell’Ispe (patrimonio), rispettivamente a 27.948,60 (+221,81 euro) e 60.757,87 euro (+482,21). 

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