Dermatite bovina, da Bruxelles apertura per la movimentazione dei capi
Intanto arrivano le sentenze del Consiglio di Stato sui ricorsi presentati dagli allevatori sugli abbattimenti
Cagliari Il Consiglio di Stato ha appena emesso oggi 21 novembre, alcune definitive sentenze che riguardano i ricorsi avanzati da allevatori del centro Sardegna riguardo all’abbattimento dei loro capi di bestiame, in quanto portatrici del virus della dermatite bovina.
Il consiglio di Stato ha ricordato che la situazione epidemiologica della Sardegna presenta ancora otto focolai attivi distribuiti sui territori di tre comuni e consistenti in circa 400 capi di bestiame. I giudici ricordano che le misure di ristoro varate dalla regione comprendono il pieno indennizzo dei capi abbattuti nonché indennizzi giornalieri forfettari la richiesta delle aziende di non abbattere i capi per quanto sani non è stata accolta. Dopo queste sentenze del consiglio di Stato dovrebbero accelerarsi gli atti che prevedono l’abbattimento dei capi ancora malati e quindi la chiusura di tutti i focolai solo al termine di questo passaggio sarà possibile dichiarare formalmente eradicata la dermatite bovina e quindi aprire solo parzialmente per i primi 45 giorni le movimentazioni dei capi che non risultano vicini agli allevamenti ancora in zona rossa.
La decisione della commissione europea di procedere alla movimentazione dei capi in Sardegna è stata accolta positivamente oggi dalle associazioni agricole e dalla stessa regione solo nelle prossime settimane si potranno avviare le prime misure che renderanno possibile la movimentazione dei capi
