Aumentano gli stipendi nelle istituzioni Ue: «Von der Leyen arriverà a 35.800 euro al mese»
Otto incrementi in tre anni per 67 mila dipendenti. L’ultimo ritocco del 3% vale un milione di euro al giorno e riguarda anche i vertici dell’Unione
Roma Negli ultimi tre anni il personale delle istituzioni europee ha beneficiato di una serie continua di incrementi retributivi: sono otto gli adeguamenti concessi dal 2022 a oggi. L’ultimo intervento, valido retroattivamente dal 1° luglio, prevede un aumento del 3 per cento e riguarda circa 67 mila persone, inclusi i pensionati. Il costo complessivo stimato è di un milione di euro al giorno, pari a 365 milioni l’anno.
La ricostruzione arriva dalla stampa tedesca, con la Bild che ha evidenziato come la somma degli incrementi nell’arco dell’ultimo triennio abbia raggiunto il 22,8 per cento. Il tema è stato ripreso anche da La Verità, che conferma la portata della misura e il coinvolgimento di tutto il personale Ue, dagli impiegati ai vertici.
Il meccanismo degli adeguamenti si lega alle rilevazioni di Eurostat sull’andamento dei prezzi. Per il 2024 era inizialmente previsto un aumento dell’8,5 per cento, poi ridotto dalla Commissione al 7,3. Successivamente è stato applicato un conguaglio dell’1,2 per cento per compensare l’inflazione. Questo schema di aggiornamento è utilizzato per uniformare periodicamente le retribuzioni al costo della vita.
I valori delle buste paga variano molto in base alle funzioni ricoperte. Un commesso del Palazzo Berlaymont percepisce circa 3.750 euro mensili, di cui 110 riconducibili all’ultimo adeguamento. Gli importi più elevati riguardano i dirigenti, che possono superare i 25mila euro al mese, con 760 euro aggiuntivi da dicembre. Per i commissari europei l’aggiornamento previsto è di 850 euro, portando la retribuzione mensile intorno ai 29.250 euro. Alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen è stato riconosciuto un incremento di mille euro, per un totale di 35.800 euro mensili.
Accanto ai dipendenti in servizio ci sono 30mila pensionati delle istituzioni Ue. Attualmente il loro costo complessivo è di 2,4 miliardi l’anno, cifra destinata a salire a 3,2 miliardi nel 2045, qualora il ritmo degli adeguamenti dovesse mantenersi in linea con quello registrato negli ultimi tre anni.
