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Sassari, sequestrati 29 centri scommesse irregolari

Sassari, sequestrati 29 centri scommesse irregolari

Blitz della Guardia di finanza: trenta persone sono state denunciate nelle province di Sassari e Olbia-Tempio. A livello nazionale gli esercizi irregolari raggiungono il 20 per cento

22 agosto 2012
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SASSARI. Dalla bisca clandestina «travestita» da centro culturale alle puntate illegali su conti intestati a «prestanome». Sono alcuni dei casi più eclatanti scoperti dagli uomini della Guardia di Finanza nel corso dei controlli eseguiti su tutto il territorio nazionale nel settore giochi e scommesse a partire dall’inizio dell’anno, con una serie di verifiche più serrate sotto Olimpiadi. Proprio a partire dall’ultima settimana dei Giochi Olimpici, infatti, le Fiamme Gialle hanno fatto scattare un piano di contrasto straordinario. Risultato: irregolare il 20 per cento degli esercizi. Dai 2.088 centri e agenzie sottoposti a verifica, infatti, sono emersi 417 violazioni: 233 i videopoker illegali sequestrati, 74 i centri di scommesse non autorizzati, 185 le persone denunciate. Se si guarda all’attività svolta dall’inizio dell’anno, i controlli della Guardia di Finanza sono stati più di 7.000 e 2.358 le violazioni contestate, con il sequestro di 2.010 apparecchi da gioco e 1.059 punti clandestini di raccolta delle scommesse. Nel corso delle operazioni, i finanzieri hanno verificato l’iscrizione degli esercizi nell’apposito elenco, il possesso delle autorizzazioni, l’integrità degli apparecchi da gioco, il loro collegamento alla rete dei Monopoli e l’identità dei giocatori. Proprio la collaborazione Gdf-Monopoli, tra l’altro, ha permesso di incrementare l’efficacia dei controlli, anche grazie al potenziamento delle banche dati. Alterazione e manomissione degli apparecchi da gioco, abusiva raccolta di scommesse sportive in agenzie clandestine, anche per conto di allibratori esteri privi di autorizzazione, lotterie fasulle e siti artificiosamente collocati all’estero per sfuggire a controlli e imposte, gli illeciti più diffusi. Ma nel campo della truffa la fantasia non manca. A Roma è stata trovata una bisca clandestina nella sede di un’associazione culturale. Quando i finanzieri hanno fatto irruzione, hanno trovato giovani e pensionati ai tavoli da gioco e ai videopoker. Il circolo è stato sequestrato e il gestore, un pluripregiudicato per associazione a delinquere, denunciato. Le Fiamme Gialle di Sassari, invece, hanno passato al setaccio i centri scommesse della zona dopo che un reparto territoriale ne aveva individuato uno collegato a una rete illegale: 29 centri sequestrati e 30 gestori denunciati. A Padova, un’associazione sportiva, che nascondeva una bisca clandestina con videopoker illegali, era stata posizionata vicino a una sala da gioco autorizzata. Il gestore della bisca attraeva i giocatori promettendo puntate illimitate e premi immediati in denaro. In provincia di Bari, con l’operazione «fatal bet», sono stati sequestrati 30 esercizi tra centri scommesse non autorizzati e punti vendita di gioco on-line che raccoglievano puntate illegali su conti intestati a «prestanome»: 64 i denunciati.

Il giro d’affari del gioco illegale in Italia e il danno all’erario non sono facili da quantificare. Agipronews, agenzia specializzata nel settore, parla di circa 10 miliardi di euro movimentati dalle sole slot illegali: se questo volume di gioco passasse dalle slot autorizzate e controllate dallo Stato, si ricaverebbero circa 1,2 miardi di euro. Per le scommesse illegali, nel 2011 le giocate sullo sport gestite dai Monopoli di Stato hanno toccato i 4 miliardi, ma secondo la Fifa almeno il doppio Š passato in canali non autorizzati; ci sono poi i siti che offrono gioco online senza licenza (circa 40 milioni di euro l’anno). E in tutto, secondo i calcoli di Agiprosnews, il danno erariale supera gli 1,6 miliardi di euro.

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