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Viandanti in lutto, è morto Franco Panu

Viandanti in lutto, è morto Franco Panu

SASSARI. La sua vita è stata scandita dalle feste dei gremi e il suo declino è cominciato quando si è allontanato, anche se a malincuore, dal suo amato gremio dei Viandanti, del quale era anche stato...

17 gennaio 2013
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SASSARI. La sua vita è stata scandita dalle feste dei gremi e il suo declino è cominciato quando si è allontanato, anche se a malincuore, dal suo amato gremio dei Viandanti, del quale era anche stato obriere maggiore. Ma nessuno l’ha dimenticato e infatti la chiesa di Sant’Agostino, dove c’è la cappella dell’antico gremio ed è custodito il candeliere, era stracolma per l’ultimo saluto a Franco Panu. Un pezzo importante della storia dei Viandanti che se n’è andato in silenzio, quel silenzio che si era imposto da quando alcuni anni fa era uscito, in punta di piedi ma con la morte nel cuore, da quel gremio che lui aveva contribuito a far crescere. Un uomo d’altri tempi, che aveva conosciuto la Sassari zappadorina e più vera e che, seguendo gli insegnamenti del suocero Sebastiano, patriarca della dinastia Toschi Pilo “Tubbu tubbu”, era riuscito a far diventare i gremi patrimonio di tutta la città. Franco Panu era abituato a dire sempre quello che pensava, un uomo pieno di idee, avanti anni luce rispetto a molti gremianti attuali. Si era sposato giovanissimo con Gesuina Toschi Pilo, che gli ha dato 14 figli ma che soprattutto ha condiviso con lui gioie e dolori degli amati Viandanti. La Madonna di Buoncammino è sempre stata il suo faro, soprattutto nelle tempeste della vita e quella bandierina con la sua effige, che i gremianti hanno deposto sulla sua bara è stato il doveroso riconoscimento per un “Viandante” eccezionale. Adesso, Franco Panu potrà continuare a discutere di gremi con la sua proverbiale pacatezza con altri gremianti morti di recente: il grande Peppino Dettori, pezzo importante della storia degli Ortolani e Gianuario Canu dei Contadini. L’ultima discesa dei Candelieri con i paramenti del gremio, cuciti dall’amata Gesuina morta anni fa, Franco Panu l’aveva fatta all’esordio del candeliere dei Fabbri. Poi si era ritirato. Ma per lui il 14 agosto era un giorno speciale e all’ora della Faradda, nel salone di casa, davanti al quadro della Madonna di Buoncammino, non riusciva a trattenere le lacrime. (plp)

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