La Nuova Sardegna

Sassari

L’assistenza ai disabili non si tocca

La Cgil-Fp accusa la Provincia di voler risparmiare sui servizi per gli studenti

08 agosto 2013
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SASSARI. «Sarebbe criminale non garantire questo servizio di assistenza e trasporto essenziale per gli studenti disabili non approvando il bilancio». Non usa mezzi termini il segretario della Cgil Funzione pubblica Paolo Dettori che accusa il presidente della Provincia Alessandra Giudici e l’assessore al Lavoro Rosario Musmeci di voler sopprimere il servizio con la scusa della mancanza di risorse. «Abbiamo parlato con la segreteria dell’assessore regionale all’Istruzione Sergio Milia – spiega Dettori – e ci hanno garantito che la Regione stanzierà i fondi, esattamente come ha fatto lo scorso anno. Forse il servizio andrebbe modificato, razionalizzato come ci hanno detto anche i funzionari regionali, ma la Provincia deve garantire il servizio come ha fatto fino allo scorso anno».

Per Paolo Dettori il problema non è economico. «No, perché anche lo scorso anno avevano detto che la Provincia non era in grado di assicurare il servizio – sottolinea il dirigente sindacale – ma poi, dopo un lungo braccio di ferro con il sindacato, hanno dovuto reperire le risorse sia per l’assistenza sia per il trasporto degli studenti disabili. Ora ci devono spiegare perché lo scorso anno hanno speso 600 mila euro mentre adesso non vogliono mettere in bilancio neppure una lira. E soprattutto dovranno spiegarlo ai genitori degli studenti».

Genitori che, già al momento dell’allarme lanciato dall’assessore Musmeci avevano avvertito che senza un’adeguata assistenza avrebbero tenuto i loro figli a casa.

Ma c’è anche un altro aspetto che sta a cuore di Paolo Dettori e cioè il futuro delle sessanta lavoratrici che rischiano di andare a ingrossare le file dei disoccupati. Problemi che la Provincia di Sassari non può cancellare con un tratto di penna sul bilancio. «La Provincia deve trovare i soldi, tagliare in altri settori ma non in quello della scuola e, soprattutto, in quello dell’assistenza agli studenti – aggiunge Paolo Dettori –. Noi, con le lavoratrici, non ci tireremo certo indietro. E siamo pronti a incatenarci in piazza d’Italia fino a quando il problema non sarà risolto».

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