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Fotovoltaico, vicesindaco beffato

Fotovoltaico, vicesindaco beffato

Cannas escluso dal contributo per pochi minuti: «Sistema iniquo»

20 agosto 2013
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LAERRU. Tra gli otto laerresi che si sono visti respingere dalla Regione la domanda di finanziamento per la realizzazione di un impianto fotovoltaico c’è anche il vicesindaco del paese, Thomas Cannas, che, com’è facile da intuire, non ha gradito l’esclusione dall’elenco dei beneficiari del contributo. Anche perché la vicenda di cui è stato protagonista ha più di un aspetto beffardo e grottesco. «Ma si è trattata di un’ingiustizia - assicura Cannas - e difficilmente ci rassegneremo». Questi i passaggi della storia, secondo il racconto del diretto interessato. «Interpretando fedelmente il bando 2012 per il fotovoltaico, il 5 febbraio mi sono recato di buon’ora all’ufficio postale. Essendoci già chi, per le mie stesse ragioni, faceva la fila, ho deciso di andare a Bulzi. Lì eravamo in due e sia io che l’altro utente, quasi contemporaneamente, siamo riusciti ad inviare la raccomandata A/R. La ricevuta attesta che è stata inviata alle 8,32, ma, a quanto pare, questo ritardo, non imputabile a me, è stato sufficiente perché la mia domanda venisse esclusa». E dire che il bando indicava addirittura un lasso di tempo superiore alla settimana per presentare la domanda, ma hanno ottenuto il contributo i primi che l’hanno richiesto via raccomandata. Cioè quelli che, bruciando la concorrenza, sono riusciti ad inviare la raccomandata proprio all’apertura dell’ufficio postale, alle 8.30. A Cannas sono stati “fatali” i due minuti in più. Il vicesindaco non crede che tutto sia andato perfettamente liscio e, volendo denunciare le presunte falle di un sistema che ritiene iniquo e penalizzante, auspica che tutti gli esclusi concertino un’azione di protesta. Una sorta di class action, capace di spuntare qualche correzione o integrazione. L’istanza potrebbe venire appoggiata da diverse amministrazioni anglonesi, essendo, tra Perfugas, Castelsardo e Valledoria, non meno di 50 i privati che, dopo aver costruito il loro impianto fotovoltaico, potrebbero non ricevere nemmeno un centesimo di rimborso per le spese sostenute.

Giuseppe Pulina

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