La Nuova Sardegna

Sassari

Seimila litri di birra e ai giardini pubblici esplode l’Oktoberfest

di Daria Pinna
Seimila litri di birra e ai giardini pubblici esplode l’Oktoberfest

Migliaia di persone di tutte le età alla «giornata bavarese» Oltre all’alcol, tanta musica, wurstel, crauti e patate arrosto

15 ottobre 2013
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SASSARI. Quando pensi alla birra, a tanta birra, la fantasia e il fegato non corrono subito a Monaco di Baviera ma si dissetano tra gli stand dell’Oktoberfest made in Sassari. In quell’angolo di città che ha tutto il sapore di una piccolo paese dei balocchi, almeno per dodici ore. Ed è delirio.

La parte bassa dei giardini pubblici trasformata in una grande birreria a cielo aperto con i caratteristici tavoloni in legno e le scritte in tedesco. Seimila i litri di birra venduti, accompagnati da stinco di maiale, wurstel, patate e crauti: questo il bilancio della fortunata manifestazione che si è conclusa tra i brindisi con spumeggianti boccali, la musica, i cori e tanto divertimento. In occasione della seconda edizione, l'Oktoberfest si è presentata come un’area ricettiva a 360 gradi – dicono gli organizzatori – degna dell’originale. Infatti, il festival ha cambiato location ed è diventata «Village» ovvero un'area dedicata non soltanto alla tipicità della cultura bavarese ma un vero e proprio villaggio di intrattenimento e svago arricchito da spettacoli, musica, cultura, area giochi per grandi e piccini che ha spaziato dai gonfiabili alle giostre meccaniche. Un successo senza precedenti quindi, per questa edizione dell'Oktoberfest, organizzata dall'associazione culturale S'Andala in collaborazione con la Circoscrizione numero 1, il Comune di Sassari e con sei attività del centro cittadino: Caffè Ottocento, Republik, La Volpe e l'Uva, Shardana cafè, Bar Daniele e la Vineria Tola. «Abbiamo fatto centro – ha detto soddisfatto il presidente della Circoscrizione 1 Giuseppe Masala – Sassari ha bisogno di eventi come questo che attirano sempre più persone accomunate dalla voglia di stare insieme e divertirsi. Siamo veramente contenti di come sia andata la festa e abbiamo visto che la gente ha apprezzato moltissimo. L’organizzazione è quella giusta e continueremo a proporre appuntamenti simili in città, magari anche in altri spazi». Ci sono giovani e famiglie, bambini e anche qualche anziano che vuole «farsi la birretta» prima di rientrare a casa. Dopo le venti l’atmosfera si scalda: sono quasi tutti giovani quelli che si accalcano negli stand per acquistare la spina. Diventa difficile farsi strada fra la gente che sgomita ed è impaziente di rinfrescarsi l’ugola. C’è una sorpresa in più, specie per quanti ancora associano la birra a omoni barbuti e a grandi boccali: chi ha dato filo da torcere ai maschietti sono state sicuramente le ragazze che davanti a una birra non si sono tirate indietro. Intanto sul palco i gruppi ospiti si sono alternati per offrire uno spettacolo di buona musica. Nel pomeriggio i gruppi folk hanno esibito numerosi brani della tradizione sassarese più verace mentre al calare della sera i Donna Sanna Quartet hanno dato sfoggio del loro ricchissimo repertorio. Calda e trascinante la voce di Barbara Sanna e la sua personale rivisitazione di pezzi dei Police, Lady Gaga e Michael Jackson. E poi ancora lo “Splendido Splendente” della Rettore che ha trascinato tutti sotto il palco. Chiudono i Zeppara e i Dislocation Quartet con un cambio di ritmo e di stile: più rockettaro ma che piace comunque.

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