La Nuova Sardegna

Sassari

Stazione bus, stop inatteso in commissione

di Vincenzo Garofalo
Stazione bus, stop inatteso in commissione

I consiglieri di minoranza e alcuni dissidenti del centrosinistra hanno chiesto un sopralluogo nell’area

22 ottobre 2013
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SASSARI. Stop inatteso per il progetto della stazione provvisoria dei bus in via Zirano. La pratica si è arenata ieri mattina in commissione, a Palazzo Ducale, davanti alla levata di scudi dei consiglieri di minoranza e di alcuni dissidenti del centrosinistra. I commissari, su indicazione del consigliere Pier Paolo Panu, hanno chiesto e ottenuto lo svolgimento di un sopralluogo nell’area dove dovrebbe sorgere la stazione dei bus. Solo dopo, la pratica sarà votata in commissione e poi in consiglio comunale. Il progetto, portato avanti e illustrato in commissione dagli assessori Salvatore Demontis (Lavori pubblici) e Vinicio Tedde (Patrimonio), sarebbe a costo zero per il Comune, e parte da una vecchia convenzione siglata nel 1992 fra l’amministrazione comunale e la Tholos spa, la società immobiliare del Banco di Sardegna). In base a quest’intesa l’immobiliare che ha realizzato in via Padre Zirano il complesso edilizio della Corte d’Appello, si impegnava a realizzare parcheggi a raso nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo, e alla cessione di 60 di questi posti auto all'amministrazione comunale. Inoltre la convenzione prevedeva che il Comune avesse a disposizione “per uso pubblico, con piena discrezionalità e con durata perpetua”, la sala conferenze collocata nel piano seminterrato del complesso. Da parte sua, il Comune s’impegnava a curare l'esproprio dell'area destinata alla realizzazione dei parcheggi, il cui costo sarebbe rimasto comunque a carico della Tholos. Un onere che sommato a quello derivante dalla spesa per la realizzazione dei parcheggi, doveva restare entro i limiti prefissati di 720 milioni di lire, oggi circa 372 mila euro. L’esproprio e il parcheggio nel terreno dell’ex mercato ortofrutticolo, non sono mai stati fatti perché sull’area c’è un vincolo monumentale imposto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici. Ora gli assessori Demontis e Tedde sono riusciti a trovare un nuovo accordo con la Tholos: il Comune esproprierà un terreno di 5 mila metri quadri in via Zirano, proprio accanto alle attuali fermate degli autobus. I costi dell’operazione e della realizzazione della stazione dei bus, in tutto 900 mila euro (400 mila per gli espropri e 400 mila per i lavori, più 100 mila di Iva) saranno totalmente a carico della Tholos. Alla fine al Comune resterà la proprietà dell’intera area espropriata (che quando la città potrà disporre del centro intermodale di via XXV aprile potrà essere utilizzata come parcheggio), e in cambio rinuncerà al diritto d’uso della sala conferenze nel seminterrato dell’edificio della Tholos, in via Padre Zirano. Su tutti questi aspetti l’opposizione, (Cardin, Aiello e Alvesi su tutti) ha sollevato diversi dubbi: «Ma 720 milioni di lire del 1992 non sono pari a 372.000 euro come dice l'assessore, alla luce della rivalutazione degli interessi, oggi valgono ben oltre un milione di euro», ha osservato il capogruppo del PSd’Az, Antonio Cardin. E ancora: «Rinunciare al diritto di avere in concessione "perpetua" la sala conferenza e con la piena discrezionalità, vuol dire di fatto consegnare alla Tholos una struttura che nel mercato dovrebbe valere almeno 400 mila euro». L’ultima perplessità, espressa anche dal consigliere Dario Satta, riguarda il cavillo per cui il Comune si accollerebbe qualsiasi spesa derivante dai contenziosi dovuti all'esproprio: «questo vuol dire esporre il Comune e il Consiglio a un rischio enorme in termini di spese e di eventuali risarcimenti».

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