La Nuova Sardegna

Sassari

I dubbi di venticinque eredi di uno stabile gravato da debiti

Siamo 25 persone, abbiamo ereditato una casa da una zia. Essendo tanti proprietari, abbiamo deciso di vendere, svendere è più giusto. Il nostro problema? La casa è ipotecata da Equitalia per un...

08 gennaio 2014
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Siamo 25 persone, abbiamo ereditato una casa da una zia. Essendo tanti proprietari, abbiamo deciso di vendere, svendere è più giusto. Il nostro problema? La casa è ipotecata da Equitalia per un debito circa 80 mila euro di due eredi. In Catasto l’immobile risulta come nel 1948, senza le modifiche fatte dalla zia quando era in vita. La casa si trova in centro storico sotto controllo della Sovrintendenza. Cosa è consigliabile fare renderla vendibile?

È indispensabile anzitutto cercare un accordo con Equitalia. Se le quote spettanti a ciascun erede sono uguali, è di tutta evidenza che due venticinquesimi del bene non possono giustificare da parte di Equitalia la pretesa di incassare tutti gli 80 mila euro dovuti dai due comproprietari. In mancanza di accordo ritengo possa essere perseguita l’idea di acquistare le due quote ipotecate e liberarle dalle ipoteche con la procedura di cui agli articoli 2889 e seguenti del Cc.

L'argomento è più da avvocato che da notaio e quindi vi invito a consultare anche il primo.

Per quanto attiene alle “modifiche fatte dalla zia quando era in vita”, la dizione è talmente generica da non consentire una adeguata risposta; se si tratta, infatti, solo di adeguare la planimetria catastale, sarà sicuramente conveniente rendere l’immobile vendibile. Più complesso sarebbe se vi fossero problemi urbanistici. La spesa da affrontare sarà comunque ben “spesa”, per cui vi consiglio di procedere. (Ufficio studi Consiglio notarile)

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