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Sassari

Terremoto nel Pd sassarese: il segretario provinciale minaccia l'addio

Terremoto nel Pd sassarese: il segretario provinciale minaccia l'addio

È uno degli efffetti della vittoria di Nicola Sanna alle primarie. Silvio Lai risponde su facebook alle critiche del “sindaco” in pectore: non sai vincere

16 aprile 2014
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SASSARI. Terremoto nel Pd sassarese: il segretario provinciale Giuseppe Lorenzoni minaccia le dimissioni. È uno degli effetti delle polemiche seguite alla vittoria di Nicola Sanna al ballottaggio delle primarie del centro sinistra per individuare il candidato sindaco di Sassari, e soprattutto delle parole con le quali ha invitato Angela Mameli a prendere atto della sconfitta e Giacomo Spissu e Silvio Lai di «prendere atto della propria sconfitta, già chiara al primo turno».

Assieme al segretario provinciale potrebbero lasciare anche i presidenti del Comitato per le primarie, Carlo Marras, e della Commissione di garanzia, Antonio Capitta, e il tesoriere Massimo Pintus. Ma la situazione è in continua evoluzione.

«Non comprendo la singolare quanto inopportuna dichiarazione di Nicola Sanna che formula nei miei confronti accuse inspiegabili – ha replicato al vincitore delle primarie il senatore Lai attraverso la sua pagina facebook – Mi pare fuori luogo per chi intende rappresentare la coalizione di centrosinistra avviare una polemica senza senso contro esponenti del proprio partito, qualsiasi carica o incarico essi ricoprano. Sanna dovrebbe lavorare solo per l'unità di tutto il centrosinistra e questo passa anche per il riconoscimento del consenso ricevuto dalla sua diretta concorrente alle primarie. Salvo che avendo l'elettorato sancito una divisione a metà, abbia deciso lui di spaccare il partito».

«Non credo – prosegue Lai – che uno scarto di poche decine di voti su 13mila consenta a chiunque di poter minare l'unità del partito con atteggiamenti incomprensibili. Per il resto la mia attività politica in questi due giorni non si è svolta a Sassari ma nella difesa della specialità della Sardegna e nella discussione del Documento di programmazione economica, a Roma, dove rappresento l'isola dopo cinque anni da segretario regionale con Bersani avendo operato per l'unità e ottenendo sempre vittorie elettorali, come mai nel passato».

«Da parte mia – scrive ancora Lai – non c'è stata alcuna ingerenza tesa a mettere in discussione il rispetto della volontà elettorale. L'unica mia preoccupazione, e Sanna lo sa benissimo, è stata rivolta esclusivamente a togliere anche il minimo dubbio al valore e alla chiarezza del risultato delle primarie. Solo con un esito limpido e senza la più piccola ombra si poteva e si può presentare ai cittadini un candidato di tutta la coalizione. Mi spiace che Sanna non abbia compreso questo e si sia lasciato andare a commenti che dimostrano come spesso non sia difficile solo saper perdere ma anche saper vincere».

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