La Nuova Sardegna

Sassari

Le due antiche campane tornano a Nughedu

Vendute nel 1964, sono state ritrovate e restaurate. Saranno benedette durante la messa pasquale

19 aprile 2014
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Sarà una Pasqua del tutto speciale quella che sarà celebrata domani nella parrocchia di San Nicola a Nughedu. Dopo 60 anni infatti tornano in paese due delle tre campane della chiesta di Nostra Signora del Rosario vendute nel lontano giugno 1964, all’epoca della demolizione della chiesa, dall’allora parroco don Giua per la misera cifra di un milione di lire.

L’operazione, che tutt’ora a molti appare inspiegabile (sebbene fosse stata autorizzata dal vescovo), privò il paese di tre prestigiosi pezzi della sua storia: un danno che si aggiunse in quegli anni a quello dell’abbattimento di tre antiche chiese.

Ora, a 60 anni da quella vendita, due delle tre campane tornano in paese, e saranno benedette durante la messa solenne della Pasqua (10.30) per essere poi messe in mostra nella stessa chiesa di San Nicola.

Un traguardo che è frutto dell’impegno dell’amministrazione comunale, della parrocchia e della diocesi, e che ha avuto il benestare della Soprintendenza.

«La storia del ritrovamento delle due campane – racconta il sindaco di Nughedu Dario Fenu – inizia alcuni anni fa quando esse furono notate a Sassari nella sede della Soprintendenza dei Beni Architettonici in via Monte Grappa. Nel 2011, dopo il loro ufficiale riconoscimento, l’amministrazione diede quindi incarico all’architetto Sergio Camboni di predisporre un progetto di recupero e restauro che in seguito fu acquisito e approvato dalla stessa Soprintendenza. Nel maggio del 2013, infine, fu firmata la convenzione tra Comune e la Soprintendenza con l’intento, in accordo con il vescovo monsignor Sebastiano Sanguinetti e il parroco don Gianni Palmas, di collocare le campane nella parrocchia di San Nicola».

Una storia a lieto fine per le due campane - la piccola risalente al 1826 e la grande fabbricata addirittura nel 1628 - che dopo essere state rimesse “a nuovo” dalla restauratrice Giuseppina Ianniri sono tornate in paese dove resteranno per 10 anni. Nulla si sa, invece, della terza campana, ma il sindaco Fenu fa sapere che il Comune già da tempo si sta muovendo per rintracciarla. «Finalmente importanti reperti rientrano a casa - dice Fenu - e ciò è per noi una piccola rivincita. Un risultato per il quale desidero ringraziare la dottoressa Maria Paola Dettori della Soprintendenza e la ditta Prenda Domenico che ha eseguito gratuitamente il trasporto». (b.m.)

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