La Nuova Sardegna

Sassari

domani in cattedrale

Il decennale della morte del vescovo Salvatore Isgrò

Il decennale della morte del vescovo Salvatore Isgrò

SASSARI. È stato arcivescovo di Sassari per 22 anni e domani, alle 19 in cattedrale, monsignor Salvatore Isgrò sarà ricordato nel decennale della morte, avvenuta il 2 maggio del 2004. «Un pastore...

01 maggio 2014
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SASSARI. È stato arcivescovo di Sassari per 22 anni e domani, alle 19 in cattedrale, monsignor Salvatore Isgrò sarà ricordato nel decennale della morte, avvenuta il 2 maggio del 2004.

«Un pastore dalla mano ferma», come lo definisce monsignor Pietro Desole, già segretario personale del prelato. E in oltre vent’anni di apostolato nella diocesi turritana sono numerose le opere e le azioni che hanno segnato il passaggio di quella “mano ferma”. Di padre siciliano e madre sarda, Isgrò era nato il 21 ottobre 1930 nel Messinese, ma fin da fanciullo residente a Oristano. A Cuglieri ha frequentato gli studi teologici, conseguendo poi a Roma il dottorato nella Pontificia Università lateranense.

Dopo i diversi incarichi come rettore, fu eletto vescovo di Gravina e prelato di Altamura. La promozione nella sede turritana avvenne il 18 marzo 1982 e il 19 ottobre 1985 fu lui ad accogliere il Pontefice Giovanni Paolo II nella sua visita pastorale a Sassari.

Unificate le parrocchie di San Nicola e Santa Caterina, San Donato e San Sisto, ne ha istituito altre cinque in Città (Cristo Redentore, SS. Nome di Gesù in Ottava, Sant’Orsola, Santa Maria Bambina, B. V. delle Grazie, ora unita a quella di San Giovanni Bosco) e Santa Monica in Sorso, promuovendo l’edificazione delle chiese. Ha indetto il Sinodo diocesano ed è stato uno dei promotori del secondo Concilio plenario sardo. Ha pensato ai poveri e agli ultimi inaugurando il Centro di ascolto Caritas, aprendo la mensa per gli indigenti, l’ostello per i senza fissa dimora. Nell’84 ha istituito l’Archivio storico diocesano e l’Istituto superiore di Scienze religiose. Ma ha anche restaurato l’Episcopio, la Curia, il Seminario e il 15 agosto 1996 ha riaperto al culto il duomo di San Nicola, dopo un restauro durato cinque anni.

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