La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, la piazza contesa resterà vuota

di Salvatore Santoni
Sorso, la piazza contesa resterà vuota

Comizi: per decisione della Prefettura, il sindaco parlerà in piazza della Stazione e lo sfidante in piazza Sant’Agostino

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SORSO. Niente accordo fra i candidati per la piazza Bonfigli: Morghen parlerà nel piazzale della stazione ferroviaria e Roggio nella piazza Sant’Agostino. È questa la soluzione adottata per garantire lo svolgimento sereno dei comizi di chiusura della campagna elettorale di Sorso. Ma le polemiche non accennano a diminuire. «Ci siamo dovuti adeguare per l’arroganza di qualcuno», attacca Roggio. «Scuse puerili», replica Morghen. L’intervento della Prefettura ha chiarito che non possono svolgersi comizi troppo ravvicinati e che nessun luogo può essere occupato per troppo tempo evitando di far parlare l’avversario. E per la stessa data spunta fuori anche una richiesta di Morghen per la biblioteca in caso di pioggia: occupata fino alla mezzanotte. Il polverone si è sollevato in seguito alla sovrapposizione di due richieste per utilizzare la piazza Bonfigli nella serata di venerdì. Mino Roggio chiedeva disponibilità dell’area dalle 19 alle 21, mentre Morghen dalle 19 fino alla mezzanotte. Una richiesta, quest’ultima, che essendo pervenuta con due giorni di anticipo rispetto a quella dello sfidante, gli avrebbe impedito di parlare. «È antidemocratico», aveva tuonato Roggio mentre, spalle al muro, optava per la piazza Sant’Agostino. Ma le questioni legate all’ordine pubblico hanno fatto desistere Morghen rispetto alle richieste avanzate, facendogli cambiare idea sull’idea di chiudere la campagna elettorale nella piazza centrale della città. Infatti, il primo cittadino parlerà alla popolazione in un altro spazio, quello che si sviluppa intorno al piazzale della stazione ferroviaria di via Cottoni. Per convincerlo c’è voluto l’intervento della Prefettura di Sassari, che ha cercato di mediare una situazione a dir poco intricata. Da una parte il sindaco a rivendicare la precedenza nella scelta dell’orario, mentre dall’altra parte, lo sfidante Roggio a chiedere un sorteggio per stabilire lo svolgimento temporale degli interventi. Nelle ultime ore la querelle fra i capilista sembra assottigliarsi, ma non per questo senza provocare colpi di coda finali. «Non hanno accettato la nostra proposta di sorteggio e, anzi, hanno deciso d’imperio che nessuno utilizzerà piazza Bonfigli. Quindi io sono costretto a chiudere la campagna nella piazza Sant’ Agostino», commenta Roggio. Una versione che, parafrasando la più classica delle beghe adolescenziali, recita più o meno «la piazza è mia e decido io». «Queste sono scuse puerili – replica Morghen -. Noi avevamo richiesto prima di tutti piazza Bonfigli e loro la piazza Sant’ Agostino, due piazze che, per evidenti problemi di ordine pubblico, non possono essere utilizzate contemporaneamente», e aggiunge «non ho assolutamente agito d’imperio – conclude il sindaco – nonostante sia nelle mie prerogative. Dunque, noi saremo di fronte alla stazione e loro in piazza Sant’Agostino, perché così hanno richiesto». Nel frattempo, all’orizzonte si prospetta un’altra pericolosa occasione di scontro fra le opposte fazioni. Infatti, in caso di maltempo il sindaco Morghen sarebbe “coperto” dalla possibilità di utilizzare la sala della biblioteca comunale, per la quale si è garantito la pole position presentando formale richiesta negli stessi orari: dalle 19 fino alla mezzanotte. Un arco temporale che rischierebbe – ancora una volta – di tagliare fuori il rivale Roggio lasciandolo all’aperto e che alimenterebbe l’escalation di polemiche di questi ultimi giorni di campagna elettorale. Ma lo scontro che si consuma fra gli aspiranti sindaco in questi giorni è solo l’antipasto di quella che sarà – molto probabilmente – una battaglia che animerà le sedute del Consiglio comunale per i prossimi 5 anni.

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