La Nuova Sardegna

Sassari

Chiude l’autoparco dell’Ente Foreste

di Barbara Mastino
Chiude l’autoparco dell’Ente Foreste

L’allarme lanciato dal sindaco Leonardo Ladu mentre “Ozieri Domani” chiede un incontro urgente con la Regione

29 maggio 2014
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OZIERI. Sembra non poter avere una fine la serie di progressive chiusure dei presidi pubblici a Ozieri: l’ultima in ordine di tempo riguarda l’autoparco dell’Ente Foreste di Bena Majore, centro logistico per la gestione degli automezzi nel centro-nord Sardegna che qualche giorno fa è stato dichiarato in parte inagibile e quindi chiuso. L’allarme, e la necessità di trovare immediatamente una nuova sede per il deposito mezzi dell’Ente, che impiega una cinquantina di operai, sono riecheggiati qualche giorno fa nell’aula del consiglio comunale, nella cui seduta il sindaco Leonardo Ladu ha riferito la notizia parlando di «un altro scippo di attività e servizi» contro il quale bisogna fare fronte comune. Individuare un’altra sede è la priorità, anche perché non si sa se l’Ente Foreste abbia intenzione di riaprire l’autoparco a Bena Majore (dopo avervi speso circa tre milioni di euro negli ultimi tre anni): si pensa a qualche area nella disponibilità del Comune a Chilivani, ma ancora non si è trovata una soluzione definitiva per formulare una proposta. Il sindaco ha chiamato a raccolta tutto il consiglio, in particolare i componenti della commissione competente, chiedendo la massima collaborazione, e nel frattempo la minoranza Ozieri Domani ha giocato d’anticipo presentando una interrogazione che sarà discussa dal consiglio quanto prima. Il documento pone come basi l’importanza della presenza dell’autoparco come fonte di positivi risvolti occupazionali per chi vi opera ed economici per l’indotto creato, ma anche il suo ruolo strategico: nel parco sono infatti custoditi mezzi per il trasporto persone, autocarri anche pesanti, mezzi agricoli e d’opera e anche per la Protezione Civile, come le autobotti, che vengono utilizzati in tutto il territorio del nord Sardegna vista la posizione baricentrica di Ozieri. La chiusura è sì data come provvisoria, con il personale collocato in ferie e l’avvio in questi giorni di alcuni lavori di sistemazione, ma secondo Ozieri Domani non ci si può del tutto fidare di questa provvisorietà. «Abbiamo appreso – dice infatti il primo firmatario, il capogruppo Nanni Terrosu – che alcuni mezzi sono stati già trasferiti in altre sedi e che sono anche stati adottati alcuni provvedimenti di trasferimento di personale. Pertanto occorre avere maggiori informazioni e intervenire tempestivamente, poiché riteniamo assolutamente necessaria la permanenza del servizio nel territorio di Ozieri e ugualmente necessario mantenere lo stesso livello occupazionale e funzionale nella struttura anche in futuro. Chiediamo pertanto di sapere – dice ancora il capogruppo – quali siano le soluzioni alternative possibili da concertare con Ente Foreste e quali sarebbero i costi necessari per l’adeguamento strutturale e funzionale di eventuali strutture messe a disposizione. Infine chiediamo di coinvolgere nella questione il Governatore della Regione e l’assessore competente al fine di manifestare loro l’importanza che la permanenza di questo importante presidio rappresenta per Ozieri e il suo territorio».

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