La Nuova Sardegna

Sassari

«Dopo le Europee sindaco e giunta devono dimettersi»

di Gavino Masia
«Dopo le Europee sindaco e giunta devono dimettersi»

Per l’opposizione la città ha bocciato Beniamino Scarpa Madeddu: «La bassa affluenza favorisce il centrosinistra»

31 maggio 2014
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PORTO TORRES. L’opposizione che siede in consiglio comunale diventa “maggioranza” dentro le urne elettorali. Il dato delle ultime europee ha confermato questo nei risultati scaturiti dalle sezioni turritane: per alcuni la conferma che il vento del centrosinistra sta cambiando positivamente grazie a Matteo Renzi, con l’esperienza amministrativa locale ormai giunta al capolinea, per altri banco di prova poco interessante quando manca il simbolo di partecipazione per concorrere ad un posto nel parlamento europeo. «Il risultato ottenuto dall’L’Altra Europa con Tsipras è quasi miracoloso dato che il nostro progetto politico è nato dall'intuizione di sette intellettuali –sottolinea il capogruppo di Sel Toni Chessa – con un milione e centomila voti e tre eletti a Strasburgo (Marco Furfaro, Eleonora Forenza e Curzio Maltese), mentre a Porto Torres il voto alle europee conferma che la nostra città continua ad avere una matrice politica forte di centrosinistra e che quindi non può continuare ad essere governata da una giunta “non legittimata dalla volontà degli elettori” e marcatamente di destra». Anche il capogruppo del Centro democratico Franco Pistidda riconosce alla discesa in campo di Renzi il successo nelle regionali e nelle europee: «Già i dati delle precedenti elezioni avevano detto che questa amministrazione aveva finito il suo percorso, e il voto delle europee hanno confermato il trend molto positivo del centrosinistra di cui deve tenere conto chi governa il Comune. L’unica voglia di questo sindaco e della sua pseudo maggioranza è però quella di rimanere attaccati alle poltrone mentre la città soffre». Per Davide Francesconi dell’Upc le ultime elezioni hanno dimostrato la «pochezza organizzativa del Psd'Az e del centrodestra sardo: la conferma del loro trend discendente sono le ultime amministrative svoltesi nei centri più importanti che, a parte la mosca bianca Sorso, hanno decretato la totale mancanza di coinvolgimento nei confronti degli elettori. In questo contesto subiamo l'inesorabile lenta agonia amministrativa di questa maggioranza, totalmente contraria a quanto determinato ultimamente dalle urne e dal popolo nonché completamente inadeguata a risolvere i problemi di una cittadina in grave crisi economico-sociale». Anche per il capogruppo di Città democratica Antonello Giovanetti il dado è tratto: «La maggioranza che governa il Comune ha fallito il suo mandato: i dati rappresentano anche un sondaggio che attesta la scarsa popolarità del sindaco, che farebbe giusta causa alla città dimettendosi». Il segretario provinciale Psd’Az Pietro Madeddu va controcorrente: «Non eravamo schierati con nessuno alle europee, e anche il vuoto creato dagli altri partiti nazionalitari ha permesso ai partiti tradizionali di aumentare le percentuali. Quando l’affluenza è bassa la sinistra vince sempre, ma questi dati non possono essere paragonati alle altre tornate elettorali». Rimane il dato eclatante del Movimento 5 Stelle, secondo partito in città, che sta scaldando i motori in vista delle Comunali del 2015.

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