La Nuova Sardegna

Sassari

Ferrovie, sulla Sassari-Alghero ladri rubano un cavo speciale

Ferrovie, sulla Sassari-Alghero ladri rubano un cavo speciale

Disagi per i viaggiatori: finchè non viene ripristinato, Trenitalia deve usare i sistemi di scambio di 50 anni fa

12 ottobre 2014
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SASSARI. Duecento metri di cavo speciale «pupinizzato» utilizzato per la gestione telecomandata degli incroci ferroviari sono stati rubati nella notte di venerdì lungo la linea che collega Sassari e Alghero. Il furto - con molta probabilità rientra tra quelli messi a segno per alimentare il crescente mercato nero per la compravendita del rame - è avvenuto nel primo tratto in uscita dalla stazione ferroviaria di Sassari, tra la chiesa di Santa Maria in Bethlem e il quartiere residenziale di Piandanna.

L'indisponibilità del sistema di automazione - che consente di velocizzare enormemente le operazioni agli incroci tra i binari e la rete stradale attraverso la gestione automatica dei semafori e dei sensori di sicurezza - ha costretto Trenitalia a tornare temporaneamente ai sistemi in uso più di 50 anni fa, con grandi disagi per i tantissimi utenti che quotidianamente utilizzano il treno per muoversi tra il capoluogo e la Riviera del Corallo.

I maggiori problemi potrebbero sorgere a San Giorgio, la popolosa borgata di Sassari, e a Olmedo, il cui centro abitato è attraversato dalla linea ferroviaria. Secondo le valutazioni fornite ieri dai tecnici che si stanno occupando della vicenda per cercare di elaborare soluzioni e limitare i disagi, sono questi i due punti in cui - soprattutto in coincidenza con la linea del mattino - il traffico veicolare è particolarmente intenso e quindi possono verificarsi i maggiori problemi.

Per ripristinare il sofisticatissimo cavo sarà necessario l'intervento di una ditta specializzata, e questo per i momento impedisce qualsiasi previsione sui tempi necessari per riportare tutto alla normalità. Ci vorranno probabilmente dei giorni per ripristinare il collegamento e quindi la gestione automatizzata degli incroci.

Purtroppo si tratta dell’ennesimo furto messo a segno lungo le linee ferroviarie del territorio. Le bande che agiscono per ricavare rame da rivendere sul mercato nero - sono sempre più organizzate: spesso, prima del colpo, vengono effettuati dei sopralluoghi che servono a inquadrare il tipo di intervento da attuare per rimuovere il maggior numero di linea elettrica possibile e, quindi, ricavare più rame da vendere. In questo caso la scelta è caduta su un cavo speciale, quindi più costoso. E i danni causati (oltre ai disagi) sono gravi.

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