La Nuova Sardegna

Sassari

le celebrazioni

Ricorrono i 77 anni della morte dell’«apostolo» padre Manzella

Ricorrono i 77 anni della morte dell’«apostolo» padre Manzella

SASSARI. Questo 23 ottobre si celebrano i 77 anni della morte del Servo di Dio Padre Giovanni Battista Manzella. Domani, nella Chiesa del Santissimo Sacramento, in via Matteotti, alle ore 18 si terrà...

22 ottobre 2014
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SASSARI. Questo 23 ottobre si celebrano i 77 anni della morte del Servo di Dio Padre Giovanni Battista Manzella. Domani, nella Chiesa del Santissimo Sacramento, in via Matteotti, alle ore 18 si terrà la solenne concelebrazione che sarà presieduta dall’arcivescovo padre Paolo Atzei. Nella stessa giornata dell’anniversario, sante messe saranno celebrate alle ore 7.15, 10 e 12. E c’è da immaginare che anche quest’anno, come sempre accade, i devoti affolleranno la chiesa delle suore del Getsemani, per esprimere un ringraziamento a questo sacerdote vincenziano del quale Sassari mantiene un ricordo sempre vivo. Intanto, anche in questi giorni, i fedeli hanno portato fiori e preghiere sulla tomba del missionario della carità, sepolto nella cripta della chiesa del Santissimo Sacramento, che i sassaresi - e non solo - identificano proprio come chiesa di Padre Manzella. «Era lombardo di sangue, ma sardo di cuore», dicono le suore del Getsemani la cui congregazione fu fondata a Sassari, nel 1927, proprio da padre Manzella e Madre Angela Marongiu. Quasi in ogni famiglia si ricorda un episodio raccontato dai genitori o nonni che vede questo missionario come protagonista, sempre pronto ad aiutare e in alcuni casi anche a operare fatti straordinari per soccorrere e lenire le sofferenze di tante persone. Così si pensa all’aspetto taumaturgico della sua vita, manifestatosi soprattutto negli ultimi anni. Furono realmente tanti gli ammalati che, dopo l’incontro con lui, si ritrovarono guariti in modo prodigioso. I suoi biografi ne riportano diversi esempi; ma l’elenco dei miracolati si allunga anche oggi con testimonianze, che si raccolgono nei paesi. Sarà la Chiesa a verificarne la portata. Ma intanto la sua santità è proclamata dal popolo e c’è da augurarsi che, una volta concluso il riordinamento dell’archivio di Padre Manzella, con l’acquisizione dei documenti, i dati possano contribuire a far conoscere e apprezzare il cammino di santità percorso da questo apostolo della carità.

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