La Nuova Sardegna

Sassari

Gestione condominiale più ordinata grazie alle modifiche del codice

Vivo in uno stabile di 4 famiglie. Sino a poco tempo fa, a turno, ogni famiglia si è occupata delle spese condominiali. L’ultimo che si è occupato delle spese sostiene che: dobbiamo registrarci all’Ag...

10 dicembre 2014
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Vivo in uno stabile di 4 famiglie. Sino a poco tempo fa, a turno, ogni famiglia si è occupata delle spese condominiali. L’ultimo che si è occupato delle spese sostiene che: dobbiamo registrarci all’Agenzia delle Entrate, dobbiamo rivolgerci ad un commercialista per la compilazione di un modello e dobbiamo aprire un conto in banca. E' così?

La legge 220/2012 ha apportato numerose modifiche alla disciplina prevista in materia di condominio dal Codice civile. Il legislatore ha individuato in capo ai condomini e all’amministratore una serie di obblighi, con la finalità di assicurare una gestione del condominio più trasparente e ordinata. I condomini saranno tenuti ad adottare un regolamento condominiale quando saranno più di dieci e a nominare un amministratore ogniqualvolta il loro numero sia superiore a otto. Qualora venga nominato, questi, per legge, dovrà aprire un conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio, sul quale farà transitare tutte le somme che avrà riscosso dai proprietari delle singole unità immobiliari per far fronte alle spese del condominio. Premesso che dalla formulazione del quesito non è dato capire se il numero delle famiglie (quattro) che abitano l’edificio corrisponda a quello dei condomini, gli obblighi su richiamati sorgeranno solo in presenza del numero minimo indicato espressamente dal legislatore, salvo il caso in cui siano gli stessi comproprietari a voler adottare, di comune accordo, tale modalità di gestione.(Avv. Giuseppe Bassu)

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