La Nuova Sardegna

Sassari

Al Civico l’omaggio a Giovanni Enna e alle sue commedie

Al Civico l’omaggio a Giovanni Enna e alle sue commedie

La Compagnia Teatro Sassari stasera ricorda lo scrittore: verrà proposta una miscellanea di alcune delle sue opere

19 dicembre 2014
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SASSARI. Appuntamento per tutti gli appassionati di teatro e i cultori della lingua sassarese stasera alle ore 21 al Palazzo di città (teatro civico), la Compagnia Teatro Sassari rende omaggio a Giovanni Enna, nell'ambito della rassegna "Autunno a teatro" dedicandogli una serata speciale, in cui interverranno per ricordarne la figura lo scrittore Franco Enna, l'attore Mario Dettori e il presidente del Teatro Sassari Mario Lubino.

Verranno riproposte in una miscellania in cui scene salienti delle sue commedie più significative messe in scena dalla Compagnia da "Foggu di Pimpisa", forse la sua commedia più bella e completa.

Racconta una vicenda ambientata sotto la dittatura fascista in cui il protagonista Cararu un barbiere di fede socialista, padre di una figlia che ha la sventura d'innamorarsi di un giovane benestante i quali impongono al giovane di sposarsi con la figlia di un latifondista legato alle più alte gerarchie del fascio. "Tziu Luiginu e li tempi nobi" e"Paj vinzì vi bò l'isthumbadda" che hanno segnato la nascita del teatro sassarese come fenomeno non solo cittadino, ma regionale. Ed ancora la farsa di matrice plautina "A li vaggiani la sindria no li piazi" che ha ottenuto un incondizionato successo in tutte le piazze dell'Isola.

Ed infine "Eba di mari", commedia ricca di momenti di autentica comicità e di forti tinte drammatiche che si chiude con un duplice omicidio. Tutti lavori questi portati in scena dalla Compagnia Teatro Sassari. Giovanni Enna sosteneva che far piangere è più facile che far ridere. Per questo preferiva il genere farsesco. Era convinto che dietro il dramma della nostra vita si nasconde una risata. Nel senso che il dramma viene percepito dalla vittima e non da chi l'osserva dal di fuori e che quindi il rovescio della tragedia è la farsa. Il suo teatro è dotato di una vis comica semplice, farsesca, immediata, in cui le avversità della vita sconfiggono chi le colpisce, ma c'è sempre la speranza in un futuro migliore.

Del resto la natura umana ama ridere delle proprie sventure. Nel suo teatro anche la vittima sconfitta accetta la propria condizione col sorriso sulle labbra e si ride della malasorte per esorcizzarla. Ma il merito maggiore di Giovanni Enna è stato quello di aver interpretato, arricchito, rinverdito il teatro popolare della tradizione, attraverso la ricostruzione appassionata di personaggi e ambienti che lui ha conosciuto nella sua infanzia e giovinezza , una sorta di memoria storica della Sassari di un tempo, sia dal punto di vista della rappresentazione di certi personaggi appartenenti al mondo contadino e artigiano, sia dal punto di vista linguistico dell'idioma sassarese, che senza l'apporto determinante del teatro, forse sarebbe stato condannato all'estinzione. Ingresso libero.

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