La Nuova Sardegna

Sassari

il regolamento contestato

Convulsioni all’asilo nido, a Sassari terapia vietata

di Nadia Cossu
L'interno di un asilo nido
L'interno di un asilo nido

L’angoscia di due genitori: nostro figlio soffre di febbri, bisogna intervenire entro 3 minuti ma alle maestre è proibito farlo

07 maggio 2015
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SASSARI. A marzo l’ennesimo episodio: una febbre improvvisa con convulsioni mentre il piccolo di due anni e mezzo è come tutti i giorni all’asilo. Non c’è tempo da perdere: la pediatra di famiglia lo ha scritto chiaramente che il farmaco deve essere somministrato entro tre minuti. Perché i rischi sono alti. Ma di tempo ne passa molto di più prima che il bimbo arrivi all’ospedale e siano i medici a curarlo. «Tutto questo perché – racconta disperato il padre del piccolo – nell’asilo comunale di via Barbagia vige un regolamento che vieta alle maestre di somministrare farmaci. E così, lo scorso marzo, mio figlio ha rischiato di portarsi dietro per tutta la vita danni gravissimi. Soffre di convulsioni febbrili e ha avuto già cinque ricoveri. Il tempo in questi casi è preziosissimo, bisogna agire tempestivamente ma le maestre, pur volendo con tutte le forze, non possono farlo».

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E infatti in occasione dell’ultimo episodio – che ha spinto i genitori del piccolo a denunciare pubblicamente una situazione pericolosa e a dir poco paradossale – il personale dell’asilo ha chiamato un’ambulanza. «Ma purtroppo non c’era il medico a bordo e anche in quel caso i volontari non erano autorizzati a somministrare medicinali. Quindi mio figlio è stato portato in ospedale e quando l’ho raggiunto e mi è stato detto che le convulsioni erano durate oltre dieci minuti, mi sono inginocchiato per la disperazione. Per fortuna il bambino è stato forte e se l’è cavata anche allora».

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Questo problema sollevato da un padre di famiglia richiede chiaramente una soluzione immediata, che non può essere quella di costringere un genitore a tenere il proprio figlio a casa. «Tutto si potrebbe risolvere – spiega il papà del piccolo – modificando il regolamento». Che attualmente stabilisce che sia il genitore o un suo delegato a raggiungere la scuola per somministrare il farmaco. . È un caso che sicuramente deve essere portato all’attenzione del sindaco di Sassari e degli uffici comunali competenti. «Non possono costringerci a tenere nostro figlio a casa privandolo della gioia della conoscenza e della condivisione in un’età imparare a socializzare è importantissimo».

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