Cyberbullismo, un progetto insegna a difendersi in rete
SASSARI. Dal più o meno incosciente bullismo adolescenziale ai reati più gravi come la diffamazione, le molestie, le minacce, le estorsioni. Sono le trappole di internet e della rete dei social...
SASSARI. Dal più o meno incosciente bullismo adolescenziale ai reati più gravi come la diffamazione, le molestie, le minacce, le estorsioni. Sono le trappole di internet e della rete dei social network, una palude di rischi a cui sono esposti in maniera particolare i minori, vittime predilette dei malintenzionati. Per imparare a difendersi dai rischi del cosiddetto cyberbullismo il Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna, organo di consulenza, supporto, garanzia e gestione della Regione per l’intero sistema delle comunicazioni, ha deciso di promuovere una campagna di sensibilizzazione e di confronto sui temi del cyberbullismo denominata “Soci@lmente Consapevoli”.
Il primo appuntamento è in programma il 12 maggio al teatro Comunale di piazzale Cappuccini ed è organizzato in collaborazione con la polizia delle Comunicazioni, con l’Ufficio scolastico regionale e provinciale e con il patrocinio del Comune di Sassari. La manifestazione è stata presentata ieri mattina a Palazzo ducale, alla presenza del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, del presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, del presidente del Corecom, Mario Cabasino, dell’assessora alla Cultura del Comune di Sassari, Monica Spanedda, del rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale, Giuseppe Fara, del portavoce della questura di Sassari, commissario capo Paolo Meloni e del vicepresidente della Dinamo Sassari, Gianmario Dettori. Il programma prevede due momenti distinti: la mattina, dalle 9 alle 13, interamente dedicata agli studenti delle scuole superiori della provincia, e il pomeriggio, dalle 15.30 alle 18, riservato a genitori, insegnanti, operatori di associazioni e cittadini in genere che intendano approfondire le tematiche legate al mondo dei minori e all’utilizzo dei nuovi social media. A fare da traino per l’appuntamento sarà la rappresentazione dello spettacolo teatrale “Like – Storia di vita online” scritto e ideato dal giornalista Luca Pagliari, cui seguirà un dibattito animato dall’autore, dagli esperti della polizia delle comunicazioni e del tribunale dei minori, da alcuni testimonial locali, tra cui un rappresentante della Dinamo Banco di Sardegna. Ma lo scopo dell’iniziativa resta quello di educare i giovani e le famiglie a saper gestire al meglio il mondo dei social network, una dimensione che spesso diventa una realtà parallela, in cui le uniche cose non virtuali sono i reati che vengono commessi, come ha spiegato ieri il portavoce della questura di Sassari, Paolo Meloni: «In Sardegna e in provincia di Sassari i crimini derivati dal cyberbullismo sono in forte crescita, in linea con il trend che purtroppo caratterizza l’Italia. A essere coinvolti non sono solo i minori, ma riceviamo sempre maggiori denunce e segnalazioni specialmente per quanto riguarda le estorsioni», ha detto citando un dato su tutti, estrapolato da un’indagine conoscitiva della commissione parlamentare Diritti Umani: a livello nazionale i casi di bullismo via web denunciati sono passati dai 150 del 2013 ai 300 del 2014.