La Nuova Sardegna

Sassari

Europol, niente stipendi da marzo

di Andrea Massidda

Protesta dei dipendenti dell’istituto di vigilanza: la società li convoca per venerdì

09 maggio 2015
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SASSARI. Oltre duecento dipendenti dell’istituto di vigilanza Europol Service lamentano ritardi nel pagamento degli stipendi. L’ultimo acconto di 500 euro, relativo alla mensilità di febbraio, da quanto si è appreso sarebbe stato corrisposto il 23 marzo, poi la direzione della società di vigilanza avrebbe sospeso i compensi nell’attesa - a suo dire - che le aziende sanitarie (Asl e Aou), alle quali fornisce il servizio di portierato e guardiania, pagassero le fatture arretrate. Pagamento che tuttavia, stando almeno alle aziende in questione, sarebbe già stato eseguito, anche se delle buste paga regolari ancora non si sa niente. In ogni caso venerdì prossimo il personale è stato convocato dall’amministrazione della società proprio per affrontare questo tema.

Intanto la Asl di Sassari precisa che da gennaio a oggi ha liquidato a favore della Europol mandati per circa 635mila euro. In particolare, nel mese di aprile la società ha incassato un importo pari a circa 117mila euro relativamente a fatture di recente emissione. «Proprio per assicurare continuità nell’erogazione dei pagamenti ai dipendenti della ditta che gestisce la vigilanza e il portierato - dicono dalla direzione dell’azienda sanitaria - stiamo facendo un grande sforzo affinché i servizi amministrativi competenti, nel rispetto della normativa contabile alla quale si devono attenere le pubbliche amministrazioni, liquidino all'Europol fatturato appena scaduto o addirittura non ancora scaduto». Anche se - avvertono dalla Asl - a seguito di un’attenta verifica giuridico-contabile, parte del fatturato vantato dalla ditta Europol risulta relativo a importi revisionali non dovuti».

Marco Budroni, rappresentante della società di vigilanza, spiega che sta dialogando con le varie pubbliche amministrazioni ed è certo che la situazione si risolverà nel migliore dei modi e velocemente». Dalla Asl concludono: «Se l'Europol dovesse continuare a non erogare gli emolumenti dovuti ai propri dipendenti saremo costretti a sostituirci a essa nella liquidazione di quanto dovuto al personale dipendente».

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