La Nuova Sardegna

Sassari

Rete irrigua più ampia per arricchire il territorio

di Barbara Mastino
Rete irrigua più ampia per arricchire il territorio

Procede a grandi passi il progetto di allargamento del Consorzio di bonifica Un’assemblea di sindaci con la partecipazione dell’assessore Maninchedda

13 agosto 2015
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OZIERI. Procede a grandi passi il progetto di estensione della rete irrigua del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna, recentemente approvato anche dall’assemblea dei delegati. Il piano, partito su richiesta di vari Comuni, prevede un ampliamento della rete ai territori dell’Unione dell’Anglona e della Bassa valle del Coghinas - che comprende Perfugas, Bulzi, Chiaramonti, Santa Maria Coghinas, Laerru, Martis, - ma anche all’agro di Berchidda, Oschiri e Tula. La rete sarà ampliata con il concorso dei Comuni e con un loro contributo finanziario: un investimento, come lo hanno definito diversi sindaci. Tra questi il primo cittadino di Laerru Pietro Moro, promotore dell’iniziativa di estendere la rete consortile nei Comuni di Laerru, Martis, Bulzi, Chiaramonti, Perfugas e Santa Maria Coghinas anche organizzando un’assemblea per discutere del tema che ha visto la partecipazione, fra gli altri, dell’assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda e dei consiglieri regionali Piermario Manca e Augusto Cherchi. I Comuni dell’Anglona e della Bassa valle fanno parte del consorzio unificato dal 2007, pagando il dovuto canone, ma a tutt’oggi gran parte del territorio riguardante non è servito dalle reti idriche. Un problema che si vuole ora risolvere, soprattutto, come ha dichiarato Moro, per venire incontro alle esigenze delle tante aziende agricole e di allevamento ovino, caprino e bovino. «Con l’irriguo - ha detto Moro - cambierebbe radicalmente l’uso dei campi e con esso, di conseguenza, l’economia dell’Anglona, dando alle nuove generazioni che vorrebbero affacciarsi al mondo dell’agricoltura e della pastorizia un diverso status economico dovuto all’utilizzo variegato che un terreno irriguo può permettere. Siamo quindi fermamente convinti - ha aggiunto - che la spesa da sostenere per la realizzazione dell’impiantistica verrà in breve tempo ammortizzata e supportata da un ritorno economico per tutte le aziende presenti nel Consorzio e dal benessere economico generato dall’indotto che porterà benefici a tutto il territorio». Stesso discorso vale per Tula, Oschiri e Berchidda, le cui amministrazioni comunali da tempo hanno intrapreso uno studio di fattibilità sull’estensione della rete idrica per gli stessi motivi di sviluppo indicati da Moro. Soddisfazione anche da parte del Consorzio di Bonifica, che per voce del presidente Diego Pinna, anche a nome del consiglio dei delegati, ha espresso pieno appoggio al progetto. «Non possiamo assolutamente esimerci - dice Pinna - dal prendere in considerazione le proposte che portano a un ampliamento della rete, a condizione che a carico dell’attuale struttura consortile non ci sia nessun esborso finanziario. Soprattutto è per noi indispensabile - dice ancora il presidente - che gli operatori agricoli che abbiano reale esigenza di un apporto idrico manifestino in tal senso un concreto interesse. Siamo tutti disponibili - conclude - a fornire qualsiasi supporto tecnico e amministrativo che possa essere utile alla causa».

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