La Nuova Sardegna

Sassari

Il mare è inquinato ma c’è chi tenta di entrare in acqua

di Gavino Masia
Il mare è inquinato ma c’è chi tenta di entrare in acqua

Protestano i frequentatori dell’arenile dello Scoglio Lungo Disagi per i disabili, le altre spiagge non sono attrezzate

28 agosto 2015
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PORTO TORRES. Anche ieri mattina è comparsa la bandierina rossa sulla spiaggia dello Scoglio Lungo a confermare che era ancora valida l’ordinanza sindacale di divieto temporaneo e cautelativo di balneazione.

Nonostante tecnici e operai di Abbanoa abbiano messo a posto la condotta del troppo pieno dell’impianto fognario sovrastante il tratto del litorale, a quanto pare rimane quell’odore nauseabondo di liquami fognari dovuti allo sversamento dei giorni scorsi. Tanto malcontento comunque da parte dei bagnanti che frequentano la spiaggia, anche e soprattutto per i portatori di handicap che non si possono spostare in altre spiagge in quanto non esiste alcun servizio di salvamento e di fruibilità balneare con accesso facilitato. «Io sono entrata lo stesso in acqua per fare il bagno – ha detto una signora –, ma i vigili urbani che passavano lungo la strada mi hanno visto e si sono fermati per chiedermi di uscire: ho rischiato di prendere la multa, ma con questo caldo è davvero difficile stare con l’asciugamano sulla spiaggia e non poter neanche toccare il mare». Una ragazza che fa la badante ad una signora lamenta questo divieto improvviso dopo che una parte di spiaggia, quella vicina alla scuola nautica, è stata già transennata: «Questi problemi allo Scoglio Lungo esistono da diversi anni – dice –, eppure non ci è mai stato impedito di entrare in acqua: pensassero ad aggiustare le fognature una volta per tutte, invece di impedire improvvisamente la balneazione oltretutto in queste giornate caldissime».

In questi due giorni l’arenile dello Scoglio Lungo si è praticamente svuotato della gente che abitualmente quella spiaggia, e per i bagnanti è un duro colpo non poter fruire di quel tratto di mare così vicino alla cinta urbana e ad altri servizi importanti come bar, alimentari e tabacchi. Il sindaco, a tutela della salute pubblica, ha disposto il divieto in via cautelativa e temporanea, ma in questo caso l’esito dei controlli effettuati dall’Arpas dovrebbero essere più celeri considerando le splendide giornate di sole che ancora regala l’estate del 2015.

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