La Nuova Sardegna

Sassari

Ritorna il tormentone delle liti tra eredi che non vogliono dividere

Mio marito è morto da otto anni senza lasciare testamento. L’eredità consiste in due case e in due piccoli appezzamenti di terreno agricoli. Gli eredi sono quattro: io e i miei tre figli. Due di loro...

23 settembre 2015
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Mio marito è morto da otto anni senza lasciare testamento. L’eredità consiste in due case e in due piccoli appezzamenti di terreno agricoli. Gli eredi sono quattro: io e i miei tre figli. Due di loro e la sottoscritta vorrebbero dividere ma un figlio si oppone. Chiedo ai signori notai del Consiglio notarile se in questo caso si può ugualmente procedere alla divisione. Ringrazio per la cortese risposta.

Gentile lettrice, al fine di procedere con atto notarile alla divisione dei beni ereditati da suo marito è necessario il consenso e l’accordo di tutti i coeredi. Nel caso in cui anche uno solo dei coeredi non voglia procedere alla divisione, l’unica via percorribile è quella della divisione giudiziale instaurando un procedimento davanti al giudice con l’assistenza dei rispettivi avvocati. C’è da dire che in considerazione della consistenza della massa ereditaria (due case e due terreni) se nessuno degli eredi è disposto a dare o a ricevere conguagli, il giudice potrebbe essere costretto alla vendita dei beni e alla ripartizione del ricavato tra gli eredi (pari in questo caso a tre noni al coniuge e a due noni a ciascun figlio). È ilcaso di ricordare, infine, che al coniuge spetta il diritto di abitazione sulla casa coniugale e l’uso dei beni mobili relativi finché resta in vita. (Ufficio studi del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio Pausania)

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