Platamona, blitz dei carabinieri per sgomberare la casa occupata
Sorso, tre famiglie in fuga dal campo nomadi sono state allontanate dai militari dopo poche ore Si tratta dell’ennesimo accesso abusivo avvenuto nelle ultime settimane nel territorio comunale
SORSO. A vederla ricoperta dalle lunghe chiome degli alberi e impallidita dalla salsedine, sembrava abbandonata. Lontana da occhi indiscreti e immersa fra la vegetazione del Sic di Platamona, la casa su cui avevano posato gli occhi era proprio quello che cercavano. Ma una volta entrati all’interno si sono resi conto di aver occupato un’abitazione completamente arredata e per niente in disuso. È l’avventura di cui si sono rese protagoniste tre famiglie di nomadi, che con la loro “scoperta” pensavano di aver detto per sempre addio al campo di Porto Torres e che invece hanno dovuto fare i conti con i carabinieri e i proprietari dell’immobile. L’occupazione è durata poche ore, giusto il tempo che i militari della stazione di Sorso, guidati dal comandante Alessandro Masala, hanno impiegato per intervenire sul posto e identificare le sei persone, di cui due minorenni. I proprietari dell’abitazione sono stati messi al corrente dell’occupazione ma non hanno neanche fatto in tempo a formalizzare la querela.
La sorpresa. Il blitz è scattato giovedì, all’interno di una proprietà che costeggia la strada litoranea, più o meno all’altezza dell’incrocio fra la Sp81 e la strada comunale di Platamona. I rom hanno visto che intorno alla casa non c’era movimento e hanno pensato bene di parcheggiare l’auto nel cortile ed entrare per prendere familiarità con la “nuova” casa. È stata sufficiente dare un’occhiata alle stanze per capire di essere entrati letteralmente in casa d’altri: arredata di tutto punto, accogliente e ben organizzata: non esattamente in linea con le loro aspettative da casolare abbandonato. Dopo qualche ora sono arrivati i carabinieri, che hanno preso atto della situazione e hanno identificato gli occupanti. A quel punto, ai rom non è restata altra soluzione che quella di girare i tacchi e rinunciare all’occupazione, soprattutto per evitare di ritrovarsi di lì a poco faccia a faccia con i legittimi proprietari.
Valzer di occupazioni. La nuova occupazione di Platamona è soltanto l’ultima di una lunga serie di accessi abusivi, perfezionati nelle ultime settimane nel territorio di Sorso da persone che scappano letteralmente dal campo nomadi di Porto Torres, lamentando condizioni igieniche al limite e “visite” di topi non richieste. Altri nomadi – anche di nazionalità italiana - avevano occupato alcune fra case cantoniere e altri edifici che si trovano lungo la fascia costiera. Uno fra tutti, il caso dell’ex colonia in località “Pedras de fogu”, che proprio nei giorni scorsi è stata riconsegnata ai legittimi proprietari della fondazione Catta di Sorso. In quel caso si trattava di una mamma con cinque minori al seguito che hanno dovuto fare i bagagli per tentare la fortuna occupando uno stabile comunale di Porto Torres.