La Nuova Sardegna

Sassari

Operaio rischiò di morire: «Grazie a chi mi ha salvato»

Operaio rischiò di morire: «Grazie a chi mi ha salvato»

THIESI. Aveva perso i sensi mentre lavorava dentro una fossa settica in fase di ultimazione, in uno stabilimento per la concia delle pelli ovine, alla periferia di Thiesi. Si era risvegliato nel...

26 novembre 2015
1 MINUTI DI LETTURA





THIESI. Aveva perso i sensi mentre lavorava dentro una fossa settica in fase di ultimazione, in uno stabilimento per la concia delle pelli ovine, alla periferia di Thiesi. Si era risvegliato nel reparto di rianimazione dell’ospedale civile di Sassari, quando - per fortuna era ormai fuori pericolo -. É passato un anno da quella drammatica giornata e Antonio Pistidda, 43 anni, operaio sassarese, non ricorda praticamente niente di quella mattina, solo dopo ha saputo che a salvargli la vita è stato un carabiniere, il tenente Francesco Giola - attuale comandante della compagnia dei carabinieri di Bonorva - che quella mattina era stato tra i primi ad intervenire e non aveva esitato a calarsi dentro la fossa. Anche lui aveva rischiato di morire: portato in ospedale era stato dimesso in serata.

Antonio Pistidda oggi ha cambiato lavoro, ma non ha certo dimenticato quel giorno: «Quando ho saputo come si erano svolti i fatti ho chiamato al telefono il tenente Giola per ringraziarlo per quello che aveva fatto, non era per niente scontato, vista la drammaticità di quei momenti. Ha rischiato la sua vita per salvare la mia. Oggi e sempre non smetterò mai di ringraziarlo».

L’incidente si era verificato un mercoledì mattina di un anno fa, la tempestività dei soccorsi (carabinieri, 118 e vigili del fuoco) aveva sicuramente evitato l’ennesima tragedia sul lavoro.

In Primo Piano
Il risveglio

«Marta è rinata per la seconda volta». Migliorano le condizioni della 16enne di Sorso

Le nostre iniziative