La Nuova Sardegna

Sassari

Ecco l’hub portuale del Mediterraneo

di Gavino Masia
Ecco l’hub portuale del Mediterraneo

Il progetto Optimed come opportunità straordinaria per collegare lo scalo turritano con Spagna, Francia e Nord Africa

27 novembre 2015
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PORTO TORRES. Il progetto Optimed può rappresentare una grande opportunità territoriale perché evidenzia la strategicità e la potenzialità del porto turritano, considerando la sua posizione ottimale nella direttrice sud est e nord ovest del bacino del Mediterraneo che permette di soddisfare sia la richiesta dell'Europa di svuotare le autostrade sia di incrementare i traffici marittimi. Delle potenzialità dello scalo marittimo e della sua trasformazione in un hub portuale al servizio degli scali di Spagna, Francia e del resto d’Italia - costruendo contestualmente un asse ideale nel Mediterraneo con il porto di Beirut, futuro hub del Nord Africa – hanno discusso l’altro ieri l’amministrazione comunale e gli altri enti coinvolti in un confronto con la direzione generale dell’assessorato ai Trasporti, partner capofila del progetto. Al tavolo erano presenti il sindaco Sean Wheeler, il presidente del Cip Pasquale Taula, il commissario straordinario dell’Authority Pietro Preziosi, il comandante della Capitaneria di porto Paolo Bianca, il direttore generale dell’assessorato regionale dei Trasporti Gabriella Massidda e il direttore del Servizio demanio della Regione, Giuseppe Deligia. Durante la discussione sul progetto, finanziato dal Programma europeo di cooperazione transfrontaliera Enpi CbcMed, è stata ribadita da tutti gli attori presenti la centralità dello scalo, già meta di traffici internazionali e possibile nuovo punto di riferimento per le attività di transhipment in appoggio ai quindici porti che si snodano tra Spagna e sud Italia, da Valencia a Salerno, passando per Tolone e Livorno. Il progetto Optimed prevede infatti la costruzione di una rete di trasporto che farà riferimento sia al porto turritano che a quello di Beirut, con frequenze pianificate, regolari e affidabili, tempi di consegna e costi più competitivi, percorrenze via terra ridotte e incremento della sostenibilità ambientale. Si punta, attraverso la progettazione preliminare, alla riorganizzazione delle aree e delle strutture portuali con l’obiettivo di migliorare le prestazioni nella rete del trasporto merci. E’ prevista anche una piattaforma logistica virtuale per supportare la nuova rete commerciale con cui gli operatori potranno pianificare le spedizioni, valutando al meglio opzioni di trasporto, diversi itinerari, date di partenza, tempi di percorrenza, frequenze di servizio e costi di trasporto. Si potranno erogare servizi di prenotazione online, itinerari di costo minimo, stime ritardi dei tempi di consegna in funzione della variazione della domanda e delle condizioni meteo marine. I rappresentanti di tutti gli enti, riuniti nella sede locale del Cip, hanno dunque auspicato il potenziamento di Porto Torres come scalo strategico che, attraverso la riorganizzazione razionale degli spazi, può fornire maggiori servizi sia alle attività produttive che ai passeggeri e ai turisti, cogliendo la grande opportunità di contribuire al miglioramento delle relazioni e degli scambi commerciali tra gli operatori pubblici e privati di Libano, Italia, Spagna e Francia.

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