La Nuova Sardegna

Sassari

Acqua non potabile, la beffa continua

di Gavino Masia
Acqua non potabile, la beffa continua

Liquido colorato e puzzolente dai rubinetti. Il Movimento: «Attentato alla salute pubblica, la Procura apra un’inchiesta»

12 dicembre 2015
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PORTO TORRES. Hanno protestato vivacemente contro Abbanoa e non solo i numerosi cittadini che giovedì pomeriggio si sono accorti improvvisamente che dai loro rubinetti sgorgava acqua sporca e maleodorante. L’ennesima beffa ai danni della comunità turritana si stava dunque materializzando senza alcun preavviso, e poco importa se qualcuno ha recapitato una bottiglia d’acqua colorata di liquido marrone al sindaco e qualcun altro cercava spiegazioni (non arrivate) da parte del Comune. Il giorno dopo il misfatto, però, sono arrivate le reazioni da parte di associazioni e movimenti, che si sentono presi in giro dalle esternazioni formulate a più riprese dagli incontri tra Comune e Abbanoa. «Decine di cittadini hanno mostrato nei social le condizioni dell'acqua, hanno protestato presso i vigili urbani, dai carabinieri e in Comune – ricorda il presidente di Civiltà è Progresso, Alba Rosa Galleri -, ma non è dato sapere quali provvedimenti siano stati assunti dagli assessori all'Ambiente e alla Sanità e dal sindaco nei confronti del gestore unico, che continua imperterrito a vessare gli utenti sia erogando acqua non potabile sia attentando alla salute dei cittadini. Perché quel liquido, se qualcuno non se ne fosse reso conto, era manifestamente un inquinato». Per Galleri tutto ciò è ormai intollerabile e lo è ancora di più perché sta accadendo nell'indifferenza delle istituzioni e nel silenzio della politica, sia quella locale sia quella regionale, «che ad oggi non ha avuto la decenza di esprimersi su ciò che Abbanoa sta combinando a carico degli utenti: i cittadini sono lasciati soli in balia di questa società, creata dalla politica e che la politica non ha la volontà di correggere». Sulla vicenda interviene anche Il Movimento - organo politico e culturale - ricordando che a Porto Torres esiste ormai da anni, a tempi alternati, la fatidica ordinanza sindacale: «Dopo varie segnalazioni e indifferenza da parte dell'amministrazione, chiediamo al sindaco di emettere con la massima urgenza un'ordinanza che vieti la somministrazione di alimenti e bevande in tutti i siti commerciali e non del territorio comunale: si attivi inoltre alla procura della Repubblica affinché vengano perseguiti i responsabili della società Abbanoa per il reato di attentato alla salute pubblica». Nel Comune l’acqua che viene erogata ai cittadini, ristoranti, panifici, scuole, asili nido, studi medici e case di riposo non dovrebbe quindi essere utilizzata per uso alimentare e neppure per l'igiene personale. «Centinaia di persone sono affette da Colibacter - aggiunge Il Movimento -, un batterio che attacca lo stomaco, e centinaia di donne sono affette da vaginiti, rossori agli occhi e prurito: una emergenza per la collettività e per la salute pubblica».

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