La Nuova Sardegna

Sassari

Evade dai domiciliari per amore ma lo arrestano all’aeroporto

di Luca Fiori
Evade dai domiciliari per amore ma lo arrestano all’aeroporto

Un ventisettenne sassarese è stato fermato martedì dalla polizia poco prima di lasciare l’isola Voleva raggiungere Bratislava dove vive la fidanzata, ma a Fertilia ha trovato la squadra mobile

04 febbraio 2016
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SASSARI. Non ce la faceva più a stare tutto il giorno rinchiuso, senza poter mettere mai il naso fuori di casa. E poi quell’amore a distanza lo stava tormentando.

Così ha fatto il biglietto, ha messo due cose in valigia, si è fatto coraggio ed è evaso dagli arresti domiciliari, senza pensare alle conseguenze. Un’evasione dalla noia, ma soprattutto per amore, che è finita però al banco check in dell’aeroporto di Alghero.

Il sogno di raggiungere a Bratislava la fidanzata slovacca per Paolo Mura, sassarese di 27 anni, si è infranto martedì mattina all’aeroporto Riviera del Corallo.

La sua fuga è terminata con l'arresto e una denuncia per evasione. Ieri mattina per lui, dopo il passaggio in tribunale, si sono aperte le porte del carcere di Bancali. Il giovane è stato fermato dagli agenti della squadra mobile della questura di Sassari poco prima dell’imbarco. Quando ha visto gli agenti non ha opposto resistenza e ha spiegato ai poliziotti di aver provato, in preda alla disperazione, a raggiungere la compagna residente a Bratislava. Gli investigatori della Mobile avevano capito che Mura, destinatario di due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per furti su autovetture, non aveva intenzione di rispettare il divieto di rimanere nel suo appartamento.

Martedì mattina, quando hanno avuto notizia del suo tentativo di lasciare l'Italia, sono andati ad aspettarlo all’aeroporto di Fertilia e gli hanno messo le manette.

Ieri mattina, dopo aver trascorso una notte in questura, è stato accompagnato in tribunale per l'udienza di convalida del fermo. Difeso dall’avvocato Vittorio Campus, Palo Mura non ha potuto che ammettere le proprie responsabilità. Il giudice Maria Teresa Lupinu ha convalidato l’arresto e lo ha mandato in carcere.

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