La Nuova Sardegna

Sassari

Crollo della Rotonda, perito del giudice al lavoro

di Nadia Cossu

La relazione dell’esperto dovrà chiarire cause, competenze e responsabilità L’11 marzo sopralluogo a Platamona e il 29 giugno la discussione davanti al gup

25 febbraio 2016
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SASSARI. Un quesito molto articolato che dovrà chiarire diversi aspetti tra cui lo stato attuale della Rotonda, la definizione dei confini e l’appartenenza amministrativa e urbanistica ai comuni di Sorso e Sassari, la causa del crollo del muro e se per caso vi fossero dei segni che avrebbero potuto farne prevedere la caduta.

Il gup Antonello Spano ha conferito l’incarico all’ingegnere Sabrina Cucinotta per la perizia disposta nell’ambito dell’ incidente probatorio nell’inchiesta sul crollo della Rotonda. Il perito cagliaritano l’11 marzo farà un sopralluogo a Platamona ed entro il 9 giugno dovrà depositare la relazione che verrà poi discussa il 29 giugno. Al conferimento dell’incarico davanti al gup Spano erano presenti tutti e cinque gli indagati.

A fine gennaio, infatti, (a sei mesi dal crollo quindi) il giudice per le indagini preliminari aveva accolto la richiesta di incidente probatorio e inviato le convocazioni a tre dirigenti del Comune di Sorso, Maurizio Loriga, Mario Cappai e Marco Delrio (assistiti dall’avvocato Gabriele Satta) e a due del Comune di Sassari, Marge Cannas e Claudio Castagna (difesi dall’avvocato Nicola Satta). Tutti e cinque i professionisti nell’arco degli ultimi tre anni hanno gestito il settore Lavori pubblici delle rispettive municipalità. I reati contestati dalla Procura sono imperizia, negligenza e imprudenza per non aver eseguito i controlli, le manutenzioni e tutto ciò che era nelle loro competenze per evitare la frana del 21 luglio scorso. E nella comunicazione si parla anche di lesioni colpose, dal momento che, in quell’incidente, avevano rischiato la vita anche due minorenni, schiacciati dai massi e dai detriti. Altri loro amici se l’erano cavata con contusioni ed escoriazioni. Anche loro si sono affidati a un legale: tre sono tutelati dall’avvocato Stefania Marras e uno dal collega Michele Torre.

I ragazzini, quel giorno di luglio, erano seduti in spiaggia all’ombra del muro, non avevano fatto in tempo a scappare e a mettersi in salvo. Uno era addirittura rimasto incastrato con la testa tra due massi. Le conseguenze cliniche sono state gravi: rianimazione, varie fratture, lungo ricovero in Ortopedia, interventi chirurgici e un’estenuante fisioterapia non ancora terminata. Ancora oggi, infatti, uno in particolare vive una situazione di grande difficoltà. Ripercussioni non solo dal punto di vista fisico ma anche (e per alcuni soprattutto) psicologico.

L’avviso che la Procura della Repubblica (titolare del fascicolo è il pm Emanuela Greco) ha inviato a tutti i dirigenti è un atto dovuto, dal momento che ancora non è stata individuata con precisione la competenza dei Comuni di Sassari e Sorso su quel tratto della Rotonda che ha ceduto. Si tratta infatti di un segmento che interessa entrambi i confini municipali. E la perizia della Cucinotta servirà anche a far luce su alcuni di questi aspetti.

Nel quesito del giudice si chiede quale sia lo stato attuale dei confini, che destinazione avesse la Rotonda quando venne realizzata e, appunto, di chi siano le competenze. È stato chiesto anche l’esame stratigrafico della struttura e se negli anni siano stati fatti collaudi e controlli statici periodici. Ognuna delle parti ha nominato un proprio consulente.

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