Sorso, nella giunta viene negata la parità di genere
La Regione bacchetta il Comune sul tema delle quote rosa Da due anni l’esecutivo è fuori norma, delibere a rischio
SORSO. La Regione bacchetta il Comune di Sorso sull'affaire della rappresentanza femminile all'interno della giunta. Il 20 aprile, la direzione generale dell'assessorato regionale degli Enti locali ha inviato una lettera all'amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Morghen, per chiedere conto delle azioni intraprese per le pari opportunità negli organi comunali. L'informativa è indirizzata anche al segretario generale del Comune ricordando «le responsabilità in ordine alle deliberazioni adottate da un organo collegiale non costituito ai sensi di legge». Soddisfazione da parte del consigliere comunale Michele Roggio, autore nelle scorse settimane dell'esposto che segnalava l'inadempienza da parte del Comune e che ha fatto scattare l'intervento di Cagliari: «Basta tergiversare, il sindaco applichi a legge».
La nota. Nei giorni scorsi, la direzione generale dell'assessorato regionale Enti locali e finanze ha messo nero su bianco due pagine di riferimenti normativi e di giurisprudenza sul tema delle pari opportunità: motivi per i quali il Comune di Sorso non rispetta la parità di genere all'interno dell'esecutivo. La nota premette che una legge statale (varata nel 2012 (obbliga i Comuni italiani all'adeguamento dei propri statuti con l'obbiettivo di «garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali». Obbligo che il Comune di Sorso ha recepito, se pur in evidente ritardo rispetto ai termini imposti della legge, aggiornando lo statuto dell'ente. Ma che poi non ha mai applicato.
Una donna in meno. La Regione ricorda come la cosiddetta legge Delrio (la 56/2014) sia la madre della riforma degli enti locali regionale approvata a febbraio 2016. La Delrio prevedeva fin dal 2014 che «nelle giunte dei Comuni con popolazione superiore ai 3mila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico». Significa che Sorso viola le norme di parità di genere da due anni a questa parte. Sì, perché nel centro della Romangia le previsioni di legge si traducono così: Sorso ha 6 componenti di giunta (5 assessori più il sindaco) e quindi dovrebbe avere almeno 2 donne. Ma nell'esecutivo di piazza Garibaldi, fin dal suo insediamento, siede soltanto una donna, il vice sindaco e assessore agli Affari generali Marivanna Pulino.
Due anni indietro. Il fatto che la Sardegna sia una Regione a statuto speciale potrebbe portare a pensare che la legge Delrio, considerato che agisce su materie di competenza esclusiva di Cagliari, non andasse applicata fino al recepimento da parte dell'assemblea sarda (avvenuto con la legge di riforma degli enti locali, a febbraio 2016). E invece la norma del 40 per cento andava applicata ugualmente fin dal 2014: lo chiarisce la stessa Regione.
Delibere a rischio. Per il sindaco Morghen si pone il problema della validità delle delibere fatte in questi anni. Infatti, la stessa Regione ha girato la nota anche al segretario generale del Comune rammentando «le responsabilità in ordine alle deliberazioni adottate da un organo collegiale non costituito ai sensi di legge».