Vertici e sopralluoghi, ed è caccia ai volontari
PORTO TORRES. Una giornata particolarmente convulsa e frenetica quella di ieri a causa dello stato d’allerta per il probabile sbarco di migranti nel molo Asi del porto industriale. Le voci si...
PORTO TORRES. Una giornata particolarmente convulsa e frenetica quella di ieri a causa dello stato d’allerta per il probabile sbarco di migranti nel molo Asi del porto industriale. Le voci si rincorrevano più veloci delle note di agenzia, con sopralluoghi mirati all’interno dello scalo marittimo da parte di forze dell’ordine, Capitaneria di porto e Authority, e riunioni del Centro operativo comunale per valutare tutte le misure da adottare in caso di arrivo della nave. Ieri pomeriggio si è svolta una riunione straordinaria del Coc di Protezione civile, per garantire il necessario coordinamento operativo tra i soggetti coinvolti nell’operazione di possibile soccorso e assistenza, dove si sono spiegate le procedure adottate nel porto di Cagliari durante le emergenze per lo sbarco di migranti. All’incontro erano presenti anche l’assessore regionale dell’Igiene e Sanità Luigi Arru, il prefetto di Sassari Pietro Giardina, il comandante della Capitaneria Paolo Bianca, i responsabili regionali di Protezione civile, Sanità marittima, Croce Rossa e servizio 118. Lo stesso Coc - organismo composto dal sindaco Sean Wheeler, dai responsabili delle funzioni di supporto e dal responsabile della segreteria e gestione dati in seno alla Protezione civile comunale – nella riunione dell’altro ieri ha individuato come organismo di riferimento la Consulta del volontariato, struttura di coordinamento delle associazioni locali, spesso impegnata in attività di sostegno attraverso i gruppi no profit che la costituiscono.
La Consulta potrà svolgere un’azione importante di supporto durante gli sbarchi grazie all’esperienza maturata in questo settore, ed è stata avviata anche un’attività di ricerca di mediatori linguistici per agevolare le operazioni di accoglienza. Nonostante la nave di Medici senza frontiere con i migranti sia stata dirottata sulle coste calabre, infatti, le riunioni sono servite come banco di prova per avviare e testare la macchina territoriale in previsione di possibili arrivi che potrebbero registrarsi nei prossimi giorni. Anche l’ausilio della Protezione civile comunale dovrà essere indispensabile per far fronte all’emergenza, sempre più grave, che si sta verificando nel Mediterraneo.