Piana (Italia Unica): «Impiegati Asl, trasferimenti fermi»
SASSARI. «Continuano gli sprechi alla Asl n. 1». Lo sostiene Tore Piana, coordinatore regionale di Italia Unica Sardegna denunciando lo “scandaloso” mancato trasferimento all’Azienda ospedaliera...
SASSARI. «Continuano gli sprechi alla Asl n. 1». Lo sostiene Tore Piana, coordinatore regionale di Italia Unica Sardegna denunciando lo “scandaloso” mancato trasferimento all’Azienda ospedaliera universitaria, a otto mesi dalla fusione, del personale amministrativo. «Personale amministrativo – dice Piana – che con il passaggio del Santissima Annunziata alla Aou, per un totale di 1200 dipendenti compresi medici infermieri e altre figure, doveva anch’ esso essere trasferito in proporzione alla Aou». Il risultato è «che su 56 amministrativi che dovevano passare all’Aou ad oggi ne sono stati trasferiti solamente 15, con un maggior aggravio di costi per la Asl 1 ed eccessivi carichi di lavoro nell’azienda universitaria».
«Come mai è potuto avvenire questo – si chiede Tore Piana –. Perchè il personale medico ed infermieristico e’ stato trasferito coattivamente e gli amministrativi no? Quali lavori stanno svolgendo i 41 amministrativi rimasti alla Asl 1? E con quali carichi di lavoro? Non vorrei che ci fosse personale che sul posto di lavoro non sappia cosa fare, mi auguro che non sia così, ma i dubbi sono più che giustificati». Ma c’è un altra domanda che Tore Piana pone: «Non è che la Aou per svolgere il lavoro dei 41 amministrativi che mancano, paga consulenze e lavoro esterno? O paga altri enti? Al danno si aggiungerebbe la beffa di una sanità sempre più malata e che nessuno vuole veramente guarire».
Il coordinaatore di Italia Unica Sardegna denuncia anche che «la gestione commissariale non ha portato alcun beneficio sui bilanci dell’azienda sanitaria sassarese» e che non vengano attuate azioni per ridurre gli sprechi e aumentare la qualità dei servizi. Il Pd e la maggioranza del presidente Pigliaru sono stati finora più occupati a spartirsi le nomine che a seguire l’andamento della sanità, basti pensare che le liste di attesa per una tac o una risonanza arrivano anche a 18 mesi».