La Nuova Sardegna

Sassari

Campo nomadi: rifiuti e degrado in tutta l’area

di Gavino Masia
Campo nomadi: rifiuti e degrado in tutta l’area

Dopo la prima bonifica niente è cambiato, le proteste dei residenti della zona Famiglie di rom in fuga, alcune hanno occupato abusivamente immobili pubblici

06 settembre 2016
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PORTO TORRES. A distanza di due mesi dalla bonifica dell’area del campo nomadi di Ponti Pizzinnu, portata avanti dopo la proposta dall’ex vicesindaco Sebastiano Sassu, il grosso cumulo di rifiuti è ancora lì nel campo in attesa che qualcuno si ricordi di portali via.

L’intervento serviva per migliorare lo stato visivo e igienico della zona in cui vivono le famiglie Rom e pure perché la struttura è prossima alle case di diversi residenti, oltre che vicino all’arteria stradale dove transitano le persone che si recano al cimitero comunale. Il Comitato di gestione del campo nomadi si era riunito a distanza di anni proprio per verificare lo stato ambientale della zona, e dopo un sopralluogo aveva preso l'impegno di procedere alla disinfestazione e alla derattizzazione di un'area in cui vivono famiglie e bambini.

L’amministrazione comunale ha finora provveduto solo a rimuovere i cumuli di spazzatura che a pochi metri dall’ingresso dello stesso campo Rom, per il resto solo silenzio e nessuna altra azione.

«Quando c’è vento i rifiuti volano via in ogni zona del campo e della strada – lamenta una residente che abita nell’area –, per non parlare della piccola disinfestazione, fatta di prima mattina, che non è servita a niente: vicino alle nostre abitazioni in legno continuano infatti a girare topi di grossa taglia, che poi vanno a nascondersi tra i rifiuti».

Nello scorso aprile il Comune aveva eseguito un importante intervento di pulizia, chiedendo agli abitanti del campo di separare i rifiuti per consentire agli operatori di raccogliere le diverse tipologie di materiale da conferire. Disinfestazione e derattizzazione sicuramente non hanno sortito l’effetto sperato, ecco perché servirebbe una azione più incisiva considerando che era da tanto tempo che non si svolgeva un intervento radicale per eliminare tanta sporcizia dal campo. Il Comitato di gestione – organismo tecnico-politico composto da consiglieri comunali, tecnici dei Servizi sociali e delegati della comunità Rom – si è riunito pochissime volte per portare a termine l’azione ambientale prevista, soprattutto dopo aver bene constatato le problematiche esistenti in quell’area, talmente gravi che alcune famiglie hanno dovuto abbandonare il campo per poi andare ad occupare abusivamente immobili pubblici. Nella zona, tra l’altro, non sono rari i casi di incivili che gettano rifiuti profittando della situazione di degrado.

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