La Nuova Sardegna

Sassari

Rete del gas, ditta vince il ricorso contro il Comune

di Salvatore Santoni
Rete del gas, ditta vince il ricorso contro il Comune

La coop Consorzio era stata esclusa dall’appalto per la realizzazione dei sottoservizi L’amministrazione condannata a consegnare gli atti e a pagare le spese legali

26 ottobre 2016
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SENNORI. Il Comune di Sennori non consegna gli atti e il Tar lo obbliga a farlo. I giudici hanno accolto la richiesta della coop Consorzio cooperative costruzioni (Ccc), che col Comune ha un contezioso in corso per l’appalto della rete del gas, contrattualizzato nel 2003 ma poi sfumato. La ditta ha chiesto di ottenere un risarcimento ma per chiudere il contenzioso deve acquisire dei documenti che non sono stati rilasciati. Ora il Tar ha tagliato corto obbligando l’amministrazione comunale a consegnare le carte e condannandola al pagamento di 2mila euro di spese legali.

La storia. La vicenda si apre negli anni 2000, quando nasce il progetto della rete del gas del Bacino 4 (Porto Torres, Osilo, Sorso, Sennori e Stintino). Nel 2003 la coop Ccc stipula un contratto col Comune di Sennori per realizzare il progetto in paese. Negli anni seguenti arriva un cambio di rotta e subentra una nuova ditta, la Cpl Concordia. Ecco che, nel 2009, la Ccc decide di presentarsi davanti al Tar per contestare la scelta e chiedere una risoluzione del contratto per inadempimento da parte del Comune della Romangia. Nel 2015 il ricorso arriva a una sentenza non definitiva. La nuova udienza viene fissata il 3 dicembre 2015 proprio per discutere nel merito sulla domanda di risoluzione del contratto e sulla domanda risarcitoria «previo accertamento dell’illegittimità degli atti impugnati». Prima dell’udienza, la coop Ccc deposita istanza di accesso agli atti al Comune: per dimostrare l’illegittimità è necessario prima entrarne in possesso. Si tratta di copie di delibere del consiglio comunale di approvazione del progetto definitivo, documenti contabili e tutta una serie copiosa di altra documentazione.

L’ordinanza. Il Comune di Sennori non ha fornito gli atti, e davanti al Tar ha spiegato che per certi atti le richieste non erano precise e per altri che, invece, non sono stati consegnati perché non si trovano. Di qui la decisione del collegio di giudici, formato da Caro Lucrezio Monticelli (presidente), Grazia Flaim (consigliere) e Gianluca Rovelli (consigliere, estensore), di ordinare l’esibizione dei documenti «essendo le carte - si legge nell’ordinanza 759/2016 - utili ai fini della decisione sul merito della questione (se spetta o meno il risarcimento, ndc)». «Visto il comportamento non diligente del Comune - si legge ancora nell’ordinanza - questo Giudice non può che accogliere il ricorso e ordinare il rilascio dei documenti, tenuto conto che la domanda di accesso agli atti era chiarissima e l’amministrazione deve correttamente motivare l’eventuale diniego o esporre in modo congruo una plausibile giustificazione circa l’indisponibilità di atti che invece deve detenere».

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